Possono le colpe dei padri politici ricadere impietosamente su i figli?
Se parliamo della gestione dei rifiuti degli ultimi dieci anni la risposta è affermativa.
La fallimentare gestione dell’ Ato 2 della provincia di Trapani (la “O” dell’acronimo, è bene ricordarlo, vale per “Ottimale” che, secondo i dizionari, sta ad indicare qualcosa “che costituisce il miglior risultato possibile”: un ossimoro vivente, in questo caso!) ne è un esempio eclatante.
Le conseguenze non certo esaltanti sull’azione politica di un sindaco, anche se venuto dopo, sono sotto gli occhi di tutti.
Un Ato, quello della “Belice Ambiente” nato male, e finito ancora peggio, con una montagna di debiti ( diverse diecine di milioni ), con un numero rilevante (oltre 1300) di dipendenti sull’orlo del precipizio di un licenziamento, con una raccolta differenziata pressoché inesistente, con un servizio pessimo reso alla comunità e con l’incubo della chiusura delle discariche sempre più imminente.
Non crediamo di esagerare se diciamo che l’intera vicenda rappresenta davvero l’autentico paradigma della fallimentare politica siciliana.
Nato male, si diceva. A cominciare dal primo Bilancio. In passivo fin dall’inizio. Per non parlare della telenovela riguardante l’ imposizione di una Tia illegittima. A determinarla, per legge, avrebbero dovuto essere i rispettivi Consigli degli undici comuni facenti parti dell’Ambito.
Ma a sostenere l’illegittimità della tariffa rimase solo, vox clamans in deserto, l’Associazione Mosaico.
Tutti gli altri, consiglieri comunali, sindaci, sindacati e partiti politici rimasero chi a guardare e chi a tenere il “sacco”. In “premio”, furono distribuite poltrone alquanto remunerate. Mentre fioccavano le assunzioni a chiamata diretta di ogni ordine e grado. Una tariffa non solo illegittima ( migliaia furono i ricorsi accolti) ma anche esosissima, con parametri proporzionalmente equiparabili, se non addirittura superiori, a quelli di grandi città del nord, come Milano. Tutto documentato e documentabile.
Ma la cortina di silenzio su tutto l’affaire fu totale ed unanime.
Un andazzo catastrofico durato per diversi anni, le cui responsabilità sono da attribuire equamente a tutte le forze politiche rappresentati sia nel Consiglio di Amministrazione sia nell’Assemblea dei Soci.
Una gestione egemonizzata dai due comuni più grandi, Castelvetrano e Mazara del Vallo, che presentavano problematiche completamente diverse da quelle dei comuni dell’entroterra, come appunto Salemi, i sui rappresentanti “subirono” inspiegabilmente.
Un “ato virtuso”, veniva detto impudentemente e quotidianamente da certa stampa compiacente! Venivano soddisfatte le aspettative dei politici, degli affaristi conniventi e, purtroppo, anche di una Associazione ambientalista, prodiga ad assegnare diplomi di “ comune riciclone” a destra e a manca.
Per non parlare dell’utilizzo vergognoso e clientelare dei dipendenti. Utilizzati come massa di manovra per scopi di basso livello elettoralistico, retribuiti sempre con il contagocce e su cui ci sarebbe da scrivere un dossier a parte.
Ma intanto nessuna iniziativa seria veniva intrapresa per avviare una corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Tutto veniva lasciato all’empirismo delle singole amministrazioni comunali. Quelle di Salemi succedutesi in questo decennio non hanno mosso un dito in questa direzione. Nemmeno quella del “ colto e “ raffinato” Vittorio Sgarbi.
In una delle prime interviste rilasciataci come sindaco, Domenico Venuti lo ebbe a sottolineare diverse volte e con molta determinazione.
Uno dei primi problemi che avrebbe affrontato sarebbe stato quello dei rifiuti.
La sua intenzione era di imprimere una svolta epocale al settore. Gli sforzi della sua Amministrazione sarebbero stati rivolti al raggiungimento, in tempi ragionevoli e non biblici, di un primo obiettivo. L’avvio della raccolta differenziata con livelli in certo valore.
Ma come spesso abbiamo ripetuto con il filosofo di Treviri, si sa che la via dell’inferno è lastricata sempre di buone intenzioni. Affermazione che in Sicilia trova terreno fertile. E che tra il dire e il fare, c’è sempre quel fatidico mare. Il mare , nella fattispecie, della politica e della burocrazia in salsa siciliana, con le quali occorre sempre fare i conti. Hanno buon gioco quindi le opposizioni a sottolineare le contraddizioni dell’Amministrazione. Ognuno lo fa a modo suo. Chi sotto forma di spot, chi con critiche meglio argomentate, come il consigliere indipendente Giuseppe Loiacono. “Nonostante siano passati due anni dall'insediamento”- afferma Loiacono in una nota inviataci- la nostra amministrazione continua a perdere di vista quelle che, in qualsiasi paese civile, sono le ordinarie priorità. Derattizzare, disinfestare, pulire le strade, (e non solo quando si attendono personaggi importanti), costruire asili nido e incentivare le politiche sociali - sono attività che a Salemi sembrano essere un'eterna utopia.” Concludendo con una stoccata sull’argomento della differenziata: “A dispetto dei proclami, non c'è traccia della raccolta differenziata anzi, non si parla nemmeno più di quei milioni di euro in finanziamenti persi per incapacità, per superficialità ingiustificabile. Eppure, queste somme avrebbero permesso finalmente di attivare una differenziata porta a porta che ci avrebbe messo al passo col resto del mondo civilizzato. “
Già, la raccolta differenziata. I nodi vengono sempre al pettine e le discariche prima o dopo si esauriscono.
Nulla è stato fatto in dieci e passa anni e non si può pretendere che si possa recuperare il tempo perduto in pochi mesi.
Questo ci sembra il succo del discorso fatto dal Sindaco Venuti. “La discarica di Trapani – ci ha dichiarato- ha ridotto ai comuni la possibilità di conferire e immediatamente è venuto meno l'equilibrio precario che regge il sistema. Nonostante tutto stiamo trovando soluzioni per rientrare ad un livello accettabile, ma da soli non possiamo farcela, occorre il commissariamento dello Stato per gestire gli impianti in emergenza.” Per la raccolta differenziata ha assicurato di avere “ pronti gli atti per partire con il piano d'intervento approvato a luglio scorso, che prevede per Salemi la raccolta differenziata, ma è necessario un decreto assessoriale, dopo la recente approvazione della pianta organica, che consentirà il passaggio dei dipendenti ATO ai comuni e l'affidamento del servizio.” Sul disastro facilmente prevedibile, Venuti non ha dubbi e reagisce dicendo che è facile: “ scaricare le responsabilità su chi ogni giorno si occupa dei problemi in un contesto emergenziale continuo, ma sono convinto che lavorando con determinazione verremo a capo anche di questo disastro.”
Intanto, come è noto, il Bilancio 2014 della Belice Ambiente è stato bocciato anche con il voto favorevole del Comune di Salemi. Anche su questo argomento il sindaco ha voluto precisare che "di fronte all'ennesima bocciatura del Bilancio, atto fondamentale per il funzionamento di una società, ho invitato il Commissario Liquidatore, Nicolò Lisma, ad essere conseguente e rassegnare le dimissioni. In caso contrario, ho chiesto ai colleghi sindaci di uscire dall'ipocrisia e convocare apposita assemblea per votare la revoca ad un commissario liquidatore che non rappresenta i soci e quindi non potrà consentire una gestione serena della fase complicata che ci attende e che potrebbe portarci verso un traumatico fallimento".
Come si vede, mentre Salemi e le altre città sono invase dalla spazzatura ( è emergenza?) siamo alla resa dei conti di una vicenda protrattasi oltre ogni limite tollerabile, in cui ogni attore più o meno autorevole è stato lasciato libero di fare il bello e il cattivo tempo, senza che da parte di organi competenti, anche giudiziari, si sia sentita la necessità d’intervenire.
Per quanto riguarda la città di Salemi ci sia concessa una considerazione ad alta voce. Non crediamo che un amministratore giovane come lo è Domenico Venuti ( usiamo il termine “giovane” non dispregiativamente, ma per ipotizzare suoi legittimi e più ambiti traguardi per un prossimo futuro) possa trovare da questo andazzo di cose benefici e consensi. Crediamo invece che sta pagando semplicemente e ingiustamente lo scotto a fronte di una politica regionale parolaia e inconcludente.
I cittadini lo meritano e lo esigono, ma conoscendo uomini e cose ( una per tutti, questa evanescente Assessora Contrafatto) di questa amara terra, si sia concesso il pessimismo della ragione.
Nel frattempo, ieri, in serata, i consiglieri di maggioranza hanno scritto una lettera al Prefetto Lepoldo Falco, al Presidente Rosario Crocetta e all'Assessore Regionale Vania Contraffatto.
Ecco la nota dei consiglieri Leonardo Bascone, Antonio Brunetta, Vito Scalisi , Roberto Benenati, Giuseppe Vultaggio , Catia Ferro, Dina Leone , Leonardo Costa , Lorenzo Cascio, Sabrina Petralia , Sergio Grimaldi .
Nella giornata di ieri, alcuni consiglieri comunali di maggioranza, che compongono il consesso civico di Salemi, si sono recati dal sindaco Domenico Venuti per fare il punto della situazione riguardo l'emergenza rifiuti in atto sul territorio comunale. I predetti consiglieri chiedono, alle autorità sovraordinate, di dare un segnale chiaro e netto ai cittadini che stanno subendo questo grave disagio.
Il comune di Salemi, dal canto suo, ha già ottemperato a tutti gli adempimenti per sganciarsi dall'attuale gestione approvando in tempo utile il piano d'ambito e ha tamponato, ove possibile, l'emergenza, pagando gli stipendi degli operatori ecologici, approvato insieme agli altri comuni la pianta organica e costituito la Società di Regolamentazione Rifiuti.
Chiediamo, pertanto, all’Assessore Regionale all'energia e dei servizi di pubblica utilità, di accelerare il più possibile la procedura di approvazione del decreto che permetterà di passare alla gestione differenziata dei rifiuti e al Prefetto di Trapani di aiutare i comuni a fare fronte all'emergenza causata soprattutto dalla saturazione delle vasche di compostaggio della discarica di trapani.
Con la presente nota sollecitiamo inoltre il presidente della regione Rosario Crocetta affinché metta in atto tutte le procedure perché si possa, tempestivamente, tornare alla normalità.
Dal canto nostro sosteniamo con forza l'amministrazione che sta facendo più del possibile per avviare la differenziata che rappresenta l'unica soluzione in termini di gestione rifiuti per questa città.
Riteniamo puerili e poco utili alla comunità salemitana, le mere denunce strumentali che alcuni soggetti politici attuano allo scopo di disinformare e destabilizzare la cittadinanza. A queste ultime preferiamo lavorare per trovare soluzioni concrete.
Franco Ciro Lo Re