Una denuncia in cui si ipotizzano i reati di sequestro di persona e lesioni è stata presentata in Procura da una donna marsalese di 53 anni (A.V.) contro una struttura sanitaria-assistenziale-diagnostica marsalese. L’autrice della querela afferma di avere notato sul volto e su altre parti del corpo del padre lesioni e lividi e che ciò è stato giustificato da medici e paramedici con il comportamento dell’anziano, che spesso sarebbe caduto dal letto. Qualche tempo dopo, però, scrive ancora la donna, fu contattata da un’infermiera della struttura che le disse che di notte i pazienti “problematici” venivano legati al letto, subendo anche violenze fisiche. E a prova di ciò, l’infermiera avrebbe anche realizzato un video con il suo telefonino cellulare. La stessa avrebbe parlato anche di cartelle cliniche alterate o fatte sparire, mentre la sera e la notte ci sarebbe stato un rigido controllo agli ingressi per evitare che i parenti degli anziani degenti si accorgessero di quanto accadeva. La denunciante, assistita legalmente dall’avvocata Vincenzo Forti, ha allegato alla sua querela anche alcune foto fatte al genitore subito dopo l’uscita dalla struttura assistenziale. Foto dalle quali si evincerebbero lesioni e lividi.