Non c’è anima viva, nè anima morta. Non c’è il fioraio, non ci sono lapidi su cui pregare, cari estinti da commemorare. C’è solo un gran degrado al cimitero di Cutusio, a Marsala. Costruito tanti anni fa, costato milioni di euro e lasciato abbandonato. L’edificio centrale è un’enorme piccionaia, le aree in cui dovevano sorgere le tombe sono vuote. Il tutto è stato ovviamente vandalizzato.
Il cimitero di Cutusio in sostanza è abbandonato e non utilizzato, mentre a Marsala si fa sempre fatica a trovare dei posti per i cari defunti. E pensare che qualche anno fa dal Comune facevano sapere che tutto si stava risolvendo a Cutusio, che si era pronti a rimettere le cose a nuovo e garantire anche degli spazi gratuiti.
Invece è tutto in malora. Ma stiamo parlando di uno spazio enorme, che risolleverebbe la situazione di Marsala, e non solo.
Proprio sul cimitero di Cutusio è intervenuta l’Associazione di protezione ambientale, Amici della Terra - Club di Trapani, che ha proposto di rimettere in sesto il cimitero di Cutusio per destinarlo a cimitero territoriale, quindi in comune tra le città di Marsala e Trapani.
“Alcuni Comuni della nostra Provincia, ed in particolare il Comune di Trapani, da alcuni mesi hanno avuto seri problemi per la tumulazione dei propri defunti, dovuti alla mancanza di loculi disponibili. La richiesta di disponibilità di loculi per la tumulazione rimane alta anche a causa della mancanza di impianti di cremazione al momento non disponibili a distanza ragionevole da questo territorio e nemmeno nel restante territorio regionale. Al momento le nostre cremazioni avvengono in Campania”.
L’associazione aggiunge che il “Comune di Marsala ha realizzato in C/da Cutusio ( zona Birgi / Granatello ), su un’area di dodici ettari circa, un nuovo cimitero che ad oggi non viene utilizzato con il conseguente avanzare dello stato di degrado al quale vanno aggiunti atti vandalici anche alle opere di urbanizzazione e non solo. E pensare che il lotto interessato è stato sottratto all’agricoltura, modificandone il paesaggio, e che per la realizzazione dell’opera sono stati impiegati ingenti somme di denaro pubblico”.
L’associazione quindi chiede di “destinare il cimitero comunale di che trattasi a “cimitero territoriale”, riservandone, se possibile, una parte agli animali di affezione; e di avviare l’iter affinchè una parte dello stesso cimitero possa ospitare un “impianto di cremazione consortile” da realizzare anche attraverso un progetto di finanza pubblico/privato”.
Nel 2012, dicevamo, qualcosa era cominciata a muoversi. Venne approvato il progetto per l’uso di lotti con superficie di circa 30 mq., da destinare alle sepolture private delle famiglie che ne avrebbero fatto apposita richiesta. La Giunta Adamo aveva deliberato alcune modifiche al precedente Avviso al fine di valutare anche le richieste pervenute in passato. Secondo la relazione redatta dall’Ufficio tecnico comunale, ogni singola area aveva un costo di 20 mila euro per contenere da venti a trenta loculi. La durata della concessione era fissata in 99 anni, ed era stato raddoppiato il numero dei loculi gratuiti, da concedere alle famiglie che versano in gravi condizioni di disagio. Tutto questo però è finito nel dimenticatoio, e ora non c’è più alcuna notizia su Cutusio. L’amministrazione Di Girolamo non ha nei suoi piani imminenti quello di riprendere in mano le sorti del cimitero nuovo di Cutusio.
La nostra redazione si è più volte occupata dell’abbandono di questa struttura.
Progettato nel 1985, il nuovo cimitero non sfugge alla tradizione che scandisce ciclicamente il percorso delle opere pubbliche marsalesi: progettazione, appalto, indagini, vandali in azione, arresti.
Nell’ambito dell’operazione antimafia “Peronospera III” gli inquirenti scoprirono che Filippo Chirco,imprenditore, insieme all’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Marsala, Rosario Esposto, e Vincenzo Zerilli (tabaccaio che secondo gli inquirenti teneva i collegamenti tra le cosche e l’Amministrazione Comunale) si sarebbe attivato per far aggiudicare all’impresa “Sicilstrade”, con un ribasso minimo, l’appalto del secondo stralcio dei lavori per la costruzione del nuovo cimitero. l’appalto del secondo stralcio dei lavori per la costruzione del nuovo cimitero di Marsala (aggiudicato dalla Sicilstrade srl per una base d'asta pari a 3.545.855.162 di lire). I fatti risalgono al settembre del 2001 e l’architetto Esposto avrebbe pilotato quella gara in cambio di 50 milioni di lire avuti da Chirco e Zerilli.
Una storia infinita quella del cimitero di Cutusio. Fatta di favori e mazzette, lavori cominciati e abbandonati, vandali e desolazione.