Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/06/2016 10:00:00

La Procura di Palermo arresta il boss della tratta degli esseri umani. Ricercato da anni

 E' tra i più grossi trafficanti di esseri umani del mondo. Il suo nome era nella lista dei più pericolosi. E' Mered Yehdego Medhane, eritreo, 35 anni, arrestato in Sudan ed estradato stasera in Italia. L'aereo che l'ha portato a Roma è atterrato ieri sera.
Le indagini della Procura di Palermo, che gli dava la caccia da anni, attestano il suo spessore criminale, la sua incessante attività nell'organizzazione di viaggi via mare verso le coste siciliane, il coordinamento da lui eseguito personalmente con i trafficanti responsabili della "rotta terrestre" africana ed i contatti diretti con i complici in Europa (in particolare nei Paesi Bassi ed in Scandinavia), gli enormi profitti derivanti dalla sua attività criminale e le assolute condizioni di disprezzo della vita umana delle vittime del traffico. Durante l'attività d'intercettazione i telefoni monitorati dai pm di Palermo si sono spostati continuamente tra la Libia, il Sudan, l'Etiopia, l'Eritrea e gli Emirati Arabi ed in numerosi paesi europei, a riprova della dimensione transnazionale del fenomeno criminoso. Le indagini, coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dal pm Geri Ferrara, hanno portato ad aprile del 2015 alla emissione di 24 mandati di arresto. Mered, rimasto latitante, è stato poi raggiunto da un mandato di arresto internazionale.