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10/06/2016 06:03:00

Pantelleria e il Parco, il Sindaco Gabriele: "Non torneremo indietro"

"La scelta di imprimere un'accelerazione da parte del Governo nazionale in intesa con la Regione siciliana all'istituzione del Parco nazionale dopo tutto ciò che è accaduto era una scelta obbligata e doverosa. L'unica strada per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione di un'isola dove sono presenti straordinarie specie silvo-colturali autoctone". Così il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele, commenta la decisione del governatore Rosario Crocetta, di intesa con il ministero dell'Ambiente, di proporre in giunta la costituzione del Parco di Pantelleria, il cui testo approderà in Conferenza Stato-Regioni il prossimo 29 giugno. Nei giorni scorsi un vasto rogo di origine dolosa ha devastato 600 ettari di vegetazione. Un atto, dice ora il primo cittadino, che "non può passare inosservato e davanti al quale non possiamo girarci dall'altra parte. Abbiamo il diritto e il dovere morale di scoprire questi facinorosi criminali, assicurandoli alla giustizia". Ma per il sindaco c'è anche "la necessità di dare risposta per un recupero del paesaggio agrario, sempre più abbandonato, che necessita di una guida e di un supporto costante all'agricoltura e alla sua tradizione. Come amministratori abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare e trasferire alle nuove generazioni questo immenso patrimonio".

"Il Parco è gestione programmata e costante del territorio, senza rispondere a una logica d'emergenza, non aggiunge vincoli a quelli esistenti ma li governa in maniera unitaria - spiega Gabriele -. Utilizzeremo ancora meglio le risorse umane forestali presenti all'interno del lavoro avviato in assoluta continuità con l'Azienda forestale e il Corpo forestale". Ma secondo il primo cittadino bisogna "uscire da una logica di rassegnazione e intraprendere nuove strade con la determinazione e il coraggio di chi vuole costruire su questa nostra isola un futuro di sviluppo e la strada imboccata è quella giusta"."Ringrazio il Governo regionale e nazionale per il lavoro avviato su Pantelleria, per il sostegno in tante iniziative anche infrastrutturali che l'Amministrazione comunale sta portando avanti - conclude il sindaco -. La strada è tracciata, non si torna indietro, il mondo ci guarda e abbiamo il diritto-dovere di reagire positivamente contro la rassegnazione e l'impoverimento culturale che spesso prevale nella nostra comunità".

D'ALI'«Sono indignato. Non solo per il gravissimo danno ambientale subìto dalla meravigliosa isola di Pantelleria, devastata da un incendio di enormi proporzioni, ma anche dall’evidente ipocrisia di un'inutile Regione e del Ministro dell’Ambiente». Così il Senatore Antonio d’Alì, dopo aver appreso dell’impegno del Governo nazionale di predisporre un decreto per l’istituzione di un parco nazionale per l’isola che è stata recentemente avvolta dalle fiamme.

«La realizzazione di un parco nazionale a Pantelleria è già legge da tempo, esattamente dal 2007, per mia iniziativa (articolo 26, comma 4 septies, legge n. 222 del 29 novembre 2007). In quell’occasione ne proposi e ne feci approvare la sua istituzione sia per Pantelleria che per le isole Egadi. Ma incontrai un enorme ostruzionismo. La Regione siciliana, che avrebbe dovuto portare avanti questa opportunità anche da sola, fece addirittura ricorso alla Corte Costituzionale avverso la stessa norma, nonostante il progetto fosse correttamente accompagnato dallo stanziamento delle somme necessarie alle spese di istruttoria per la realizzazione del parco. Ricorso che fu poi rigettato dalla Corte Costituzionale che ne dichiarò inammissibile la questione di legittimità sollevata (sentenza n. 12 del 23 gennaio 2009 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 28 gennaio 2009). Per non parlare dell’ostruzionismo portato avanti dal Comune di Pantelleria, per ciò che lo riguardava così come quello dell’ente locale Favignana, relativamente alle isole Egadi. Così quella norma non fu mai attuata».
«E adesso, a distanza di quasi dieci anni, ci voleva un incendio così devastante per rendersi conto dell’importanza di istituire un parco nazionale dell’intera isola che, a mio avviso, rappresenterebbe anche una tutela contro i tentativi di trivellazioni petrolifere. Tutto questo mi appare davvero come un’offesa all’intelligenza dei cittadini. Siamo veramente al trionfo dell’ipocrisia della politica in tutte le sue sfaccettature. Al di là dell’annuncio adesso serve capire materialmente quando si passerà ai fatti. E speriamo non si debba andare incontro ad un’altra sfigurante calamità naturale per rendersi conto dell’opportunità di crearne uno anche per le isole Egadi».