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10/06/2016 06:15:00

Assunzioni nella sanità siciliana, ancora tutto in alto mare. E si accorpano i reparti...

 Non si possono fare i concorsi sulla sanità in Sicilia se prima non si tagliano i reparti. E' questa l'amara verità. Il concorso per l'assunzione di 5000 medici che l'assessore Baldo Gucciardi ha più volte annunciato è ancora in alto mare. L'anno scorso dal governo Crocetta dicevano: entro il 2015 i concorsi si faranno. Lo stesso Gucciardi li dava per imminenti nel 2016. E invece siamo a Giugno e non accade nulla. Perchè? Semplice, la verità, che la Regione non dice, la sanno al Ministero della Salute, che non ha mai dato l'ok al mega piano di assunzioni, perché è basato una pianta della rete ospedaliera regionale, quella elaborata dall'allora assessore regionale Lucia Borsellino, che è vecchia e superata. Se non si aggiorna, addio alle cinquemila assunzioni. Aggiornarla, significa, tradotto in soldoni, fare i nuovi tagli. Li richiede Renato Botti, braccio destro del Ministro della Salute Lorenzin e direttore generale del Ministero della Salute. Gucciardi, mentre va dicendo in giro che è tutto a posto, in realtà ha preparato la nuova bozza di rete ospedaliera. Verranno accorpati 150 reparti, e almeno 60 vanno tagliati entro il 30 Giugno. Ma non è detto che basti. Il governo potrebbe lo stesso procedere alle assunzioni, ma se la Corte dei Conti deciderà in futuro che il personale era in esubero perché non previsto dalla pianta organica, assessore e dirigenti potrebbero rischiare grosso. Certo è incredibile che, ancora una volta, in Sicilia le cose si fanno al contrario. Prima si annunciano i posti ospedale per ospedale, poi si lavora alla pianta organica per tagliare i reparti, creando liste di personale in esubero alle quali si dovrebbe poi attingere per i concorsi. Quindi, per capirci, si farà un concorso per assumere personale che sarà a breve licenziato... Dopodiché verranno gli altri. Ma chi? I giovani medici ? Non subito.  Prima vengono quelli delle vecchie graduatorie, poi vengono i precari storici, poi quelli della mobilità. Gucciardi non si scoraggia e rilancia: "I posti a disposizione - dice, contando anche i precari - sono novemila, anche applicando i nuovi criteri ministeriali. Potranno diminuire invece i posti di primario", dato che molti reparti verranno tagliati. Il sistema, nell'attesa dell'ok da Roma, è vicino allo stallo. Sono ben cinquemila i precari della sanità siciliana che aspettano il rinnovo del contratto, che scade a Giugno.

Lo scorso Marzo Baldo Gucciardi ha annunciato per la provincia di Trapani l'assunzione di 971 unità, dei quali 101 medici.  "Le nuove assunzioni - aveva detto il manager dell'Asp di Trapani De Nicola - permetteranno inoltre di attivare tutti i posti letto dei nostri presidi ospedalieri, e così ad esempio l’ospedale di Trapani dai 258 posti letto passerà a 330, quello di Marsala da 117 a 196 e Mazara del Vallo da 52 a 128. Attiveremo una task force – ha proseguito il direttore generale – che si occuperà di attivare tutte le procedure di stabilizzazione , di mobilità e concorsuali, per accelerare al massimo il percorso. Per citare poi alcune strutture attivate, a Trapani si crea un Polo Cardiovascolare con Chirurgia vascolare ed emodinamica, mentre la Neurologia avrà la neuroriabilitazione e la rete di Stroke Unit di II livello, e la Radiodiagnostica sarà dotata di screening mammografico e di Medicina nucleare, con la nuova PET che sarà inaugurata nelle prossime settimane. Infine per completare le strutture dedicate alla oncologia è prevista la realizzazione di una strutture di Radioterapia con quattro posti letto”.

Ogni giorno, nel frattempo, in provincia di Trapani si registrano cattive novità per gli utenti. L'ultima viene da Castelvetrano, con una circolare che ha stabilito che nei giorni di carenza del personale medico in Radiologia, i pazienti, devono essere trasportati al pronto soccorso di Mazara del Vallo per essere sottoposti agli esami diagnostici prima di far ritorno a Castelvetrano. Così come in molti protestano per l'accorpamento, sempre a Castelvetrano, del reparto di cardiologia di Mazara del Vallo. “Nel lontano 2009 non volli che il reparto di cardiologia di Mazara del Vallo venisse accorpato con quello di Castelvetrano, per la chiusura dell’Abele Ajello, quando la logica, la spending review, la crisi di personale avrebbero voluto il contrario, e lo feci proprio per indicare chiaramente la volontà di riaprire l’ospedale, e ora dovrei farlo, quando siamo sulla linea del traguardo per inaugurare a Mazara un nuovo ospedale, moderno ed efficiente? SI tratta solo di un accorpamento funzionale provvisorio di due reparti ubicati in piani diversi dello stesso nosocomio, per razionalizzare il lavoro in questo momento di emergenza”.
Lo dichiara il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola.
“Una volontà di mantenerlo –prosegue De Nicola – condivisa sia con il precedente assessore alla Salute, che con l’assessore Baldo Gucciardi, che ci è particolarmente vicino, e che ha assicurato in questi mesi alla sanità trapanese incrementi di fondi, personale e attrezzature”.

“Il provvedimento che abbiamo preso – aggiunge il direttore sanitario Antonio Siracusa – serve a garantire i Lea, i livelli essenziali di assistenza, e consente al personale sanitario, soprattutto quello infermieristico in questo momento particolarmente deficitario, di potere esercitare il diritto alle ferie. Una decisione già presa negli anni scorsi per diverse unità operative della provincia. E anche quest’anno non sarà l’unico caso, in attesa che arrivi l’input all’azienda dall’assessorato per procedere all’avvio delle procedure concorsuali”.

Per Luigi Sicurella, responsabile del dipartimento di Medicina dell’ASP, a cui afferiscono le due unità operative, “questo consentirà di migliorare e potenziare l’assistenza cardiologica nell’area di emergenza-urgenza di Mazara del Vallo, e garantendo ai pazienti lo stesso servizio presso l’ospedale di Castelvetrano. Un lavoro di razionalizzazione identico a quello effettuato parallelamente con i reparti di otorino, oculistica e urologia dell’ospedale di Trapani, anc