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16/06/2016 06:10:00

Marsala, la "deriva autoritaria" del Movimento Cinque Stelle...

 Acque agitate nel Movimento Cinque Stelle di Marsala. I grillini, dopo la pace siglata in occasione delle ultime elezioni amministrative, tornano a dividersi. Ognuno, pubblicamente, cerca di mettere acqua sul fuoco, ma le divisioni sono tante. Oggi il meetup di Marsala si riunisce con un delicato punto all'ordine del giorno: la "deriva autoritaria" del meetup e la sostituzione dell'"organizer", che, nel complicato sistema di regole dei grillini, dovrebbe essere una sorta di figura di garanzia per la convocazione di riunioni e l'organizzazione di iniziative. L'attuale organizer del meetup di Marsala è Antonella Lombardo. A chiedere la riunione è Antonio Angileri, che alle ultime elezioni è stato proprio il candidato sindaco dei Cinque Stelle. Nella bacheca on line dei grillini Angileri scrive, tra i motivi della sfiducia: "A diversi miei interventi l'organizer non rispondeva, nemmeno con un cenno, dimostrando di fregarsene altamente anche di un misero confronto di opinioni". Toni più distesi utilizza al telefono con la nostra redazione: "Nulla di grave. Sono questioni che riguardano non il Movimento Cinque Stelle, ma del meetup, una piccola battaglia interna nostra per piccole cose che sono successe". Per Angileri, comunque "Antonella Lombardo ha dimostrato più vicinanza ad una parte del meetup", anche se "si tratta di cose abbastanza banali". 

Molte tensioni del Movimento Cinque Stelle nascono dai rapporti con il gruppo di attivisti che fanno riferimento all'avvocato Giuseppe Gandolfo. Gran parte di loro fanno contemporaneamente parte della singolare associazione antiracket di Marsala, recentemente intitolata a Paolo Borsellino, che è diventata un caso nazionale, da quando il giornalista  Giacomo Di Girolamo, nel suo ultimo libro, "Contro l'antimafia", ne ha raccontato le gesta: un'associazione che, tramite l'avvocato Gandolfo, che ne è dominus,  non tutela in maniera seria imprenditori e commercianti dal racket, ma si costituisce parte civile in diversi processi in giro per l'Italia, incassando cospicue somme in processi per mafia, estorsione, e anche adesso reati ambientali, pur non svolgendo di fatto alcuna attività rilevante. Non risultano infatti a Marsala o altrove commercianti o imprenditori che siano stati mai seguiti dall'associazione nella denuncia del racket o dell'usura. E non si sa a che titolo l'associazione chieda di partecipare in processi - ad esempio - contro la 'ndrangheta a Bologna o - addirittura, ci hanno provato senza esito - nel processo per la cosiddetta "trattativa Stato - mafia". E inoltre non si capisce bene cosa faccia con queste somme incassate l'associazione.

Gli stessi soci dell'associazione antiracket sono dentro il meetup di Marsala, a cominciare dall'attuale presidente, Antonino Chirco. Così come lo era il consigliere comunale grillino Aldo Rodriquez, che poi si è dimesso dal direttivo dell'associazione (per una incompatibilità prevista dallo statuto). Lo  scorso 25 Febbraio proprio Angileri aveva chiesto ai componenti della singolare associazione antimafia di Marsala di dimettersi dal meetup, ma il gruppo, che pare ormai saldamente nelle mani di Gandolfo, ha votato contro la proposta. 

Spiega Rodriquez: "C'è stata due settimane fa l'elezione tra noi attivisti dell'organizer, Antonella Lombardo, e ci sono stati solo dei piccoli disguidi. Lei è stata eletta all'unanimità, e sbagliare può capitare a tutti".  Per Rodriquez non ci sono correnti tra i grillini marsalesi: "Tutti lavoriamo per il bene della città. E abbiamo interesse che il gruppo cresca. Io stesso evito sempre di mettermi in prima persona". Circa il tema delle interesezioni tra meetup marsalese e locale associazione antiracket, Rodriquez dice: "Non c'è alcun caso. Alcuni attivisti hanno chiesto chiarimenti e hanno avuto delle risposte in merito. E la cosa si è chiusa".