Ieri a Baku il leader indiscusso della gara è stato Nico Rosberg, attuale leader del campionato, che subito, sin dal via si è portato in testa e con una serie di giri veloci ha messo tra se e gli altri una distanza di sicurezza che ha amministrato per tutta la corsa. Nonostante delle noie all'elettronica che hanno colpito sia la sua Mercedes che quella di Hamilton, Nico Rosberg ha vinto in scioltezza il primo gran premio della storia dell'Azerbaijan. Altra gara quasi perfetta di Sebastian Vettel con la Ferrari, manca solo la vittoria al quattro volte campione del mondo. Il tedesco è stato consistente e deciso nel fare di testa sua quando la squadra lo ha chiamato ai box, lui invece ha continuato visto che sentiva la monoposto rispondere bene. Il pilota c'è e c'è anche il compagno Kimi Raikkionen (quarto all'arrivo), particolarmente in palla e aggressivo, anche se, prima per un taglio con le quattroruote (la regola FIA) sulla linea di demarcazione per l'entrata ai box che lo ha ha penalizzato di 5 secondi, e poi per un calo delle gomme ha lasciato il terzo gradino del podio a Sergio Perez che si conferma con una ritrovata Force India, uno fra i piloti più in forma del momento. Al quinto posto il campione del mondo Lewis Hamilton, che partito dalla decima posizione non ha mai trovato feeling con la monoposto e con il circuito, dove sabato durante le qualifiche aveva rotto la sospensione anteriore destra condizionando così la sua posizione in griglia e la gara. Dopo la doppietta Montecarlo e Canada, ci si aspettava un Hamilton più pimpante, invece, ha lasciato la scena al compagno di squadra che ora ha riallungato nella classifica mondiale. A chiudere la top ten sul traguardo, la Williams di Bottas al sesto posto, le due Red Bull di Ricciardo e Verstappen al settimo e all'ottavo posto, e, infine, la Force India di Hulkenberg, nono, e la Williams di Massa, decimo. Prossimo appuntamento con la Formula 1 tra quindici giorni in Austria. La classifica piloti vede sempre Rosberg al comando con 141 punti, Hamilton con 117, Vettel con 96, Raikkonen 81, Ricciardo 78 e Verstappen 54. Quella costruttori, invece, Mercedes in testa con 258 punti, Ferrari 177, Red Bull 140, Williams 90, Force India 59.
Alla 24 ore di Le Mans vince la Porsche a sorpresa sulla Toyota che rimane ammutolita a tre minuti dal traguardo - Incredibile finale della 84.esima edizione della 24 Ore di Le Mans. La Toyota TS050 numero 5, in testa per gran parte della gara, si è piantata sul rettilineo quando alla bandiera a scacchi mancavano solo tre minuti. Una vera e proprio beffa per le tre ex conoscenze della F1 Davidson, Buemi e Nakajima. La vittoria è andata alla Porsche 919 n. 2 di Lieb, Jani e Dumas. Secondo gradino del podio per l'altra Toyota di Sarrazin-Conway-Kobayashi davanti all'Audi R18 di Di Grassi, Duval e Jarvis. Lacrime nel box Toyota, ingegneri giapponesi sconvolti e senza parole per un vero e proprio dramma sportivo consumatosi davanti agli occhi di 263mila spettatori. La Toyota ha sfiorato l'impresa e si è dovuta arrendere a soli 3' dalla fine, una vera e propria beffa. Nakajima si è piantato sul rettilineo per un colpo di scena inaspettato, un finale thrilling che non si è mai visto. Delusione per l'equipaggio Porsche n. 1 Webber-Bernard-Hartley che, dopo essere stato in testa, nella notte ha perso moltissimo tempo per problemi all’impianto di raffreddamento del motore e ha chiuso in 13.esima posizione assoluta. Passando alla categoria GTE Pro la Ferrari 488 guidata da Fisichella, Vilander e Malucelli si è piazzata al secondo posto dopo una bella lotta con la Ford GT, al debutto in Francia e stilisticamente bellissima, portata in pista da Bourdais, Hand e Müller. Per il team Ganassi Usa anche la terza piazza con Dixon-Briscoe-Westbrook. Per il Cavallino Rampante la soddisfazione della vittoria nella GTE Am con la 458 Italia di Segal, Sweedler e Bell.