Quando, l’anno scorso, fu fermato dai carabinieri mentre con la sua motoape procedeva sulla parte sinistra della strada, rischiando un impatto frontale con altri mezzi, andò in escandescenze. Adesso, in Tribunale, nel processo che lo vede imputato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, ha chiesto di parlare per chiedere “scusa per quello che è successo”. Rischiando, però, di vanificare quanto dichiarato con i sorrisini fatti subito dopo. Protagonista: il 42enne pregiudicato marsalese Gaspare Parrinello, processato davanti al giudice monocratico Vito Marcello Saladino. Le scuse sono arrivate dopo un breve colloquio con il suo difensore, l’avvocato Sebastiano Genna. Probabilmente, dunque, è stato il legale a consigliarli di chiedere scusa per limitare i danni al momento della sentenza (la requisitoria è prevista per il 3 ottobre). Gaspare Parrinello, comunque, non è nuovo a comportamenti del genere. Lo scorso aprile, infatti, è stato arrestato per scontare una condanna a 7 mesi di carcere per resistenza a pubblico ufficiale e porto illegale di armi e altri oggetti “atti ad offendere”. Reati commessi a Monreale nel 2011