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04/07/2016 06:25:00

Aeroporto di Trapani, si stringe il cerchio con Palermo. Oggi nuovo tavolo tecnico

 Si lavora ormai in maniera aperta per salvare l'aeroporto di Trapani, stringendo un'alleanza con Palermo. E' di questo parere il deputato regionale Nino Oddo, che annuncia:  "Per gli aeroporti di Trapani e Palermo è possibile uno scambio alla pari di azioni per far nascere un polo aeroportuale unico nella Sicilia occidentale. Ne ho parlato oggi con il sindaco metropolitano di Palermo, Leoluca Orlando e con il presidente della Gesap, Fabio Giambrone. Ciò consentirebbe di avere un rapporto privilegiato con Ryanair per evitare conflittualità sulle tratte e per aumentare anche i voli internazionali su Birgi. Non va trascurata anche l'opportunità di creare pacchetti turistici da buyer che promuovono insieme Palermo e Trapani".

Dal settembre 2006 fino ad oggi l’aeroporto di Trapani ha visto transitare più di 12 milioni di passeggeri, garantendo collegamenti con tutte le principali mete europee e nazionali, per un’ offerta composta da 25 collegamenti complessivi, confermandosi uno dei principali aeroporti del sud Italia. Questi numeri importanti, però, da soli non bastano a garantire un futuro sereno allo scalo di Trapani. 

I Comuni della provincia di Trapani, infatti, non sono in grado di pagare con puntualità le quote spettanti da versare alla società “Airport Marketing Serive Limited” che gestisce il marketing di Ryanair. Difficoltà che ha anche, per la sua parte, Airgest,  la società che gestisce l’aeroporto trapanese, per una persistente situazione debitoria. L'accordo scade il 31 Marzo 2017. E Airgest non può, al momento, sedersi con Ryanair per parlare di rinnovo, e questo nonostante la compagnia irlandese, secondo quanto ha dichiarato alla nostra redazione il presidente di Assindustria Trapani, Gregory Bongiorno, sia intenzionata a rimanere.  Oggi ci sarà  un nuovo tavolo tecnico dei sindaci alle 16:00, al quale oltre al Prefetto Leopoldo Falco, si è deciso di coinvolgere anche i parlamentari della provincia di Trapani.

L'accordo di co-marketing  è stato firmato tre anni fa, prevede un versamento da parte dei comuni trapanesi e della Camera di Commercio di una somma complessiva annuale di 2.714.000 euro da versare in quattro rate trimestrali, ma sin dalla prima annualità si sono accumulati ritardi nei pagamenti, vuoi perché i Comuni non hanno fondi a causa dei minori introiti derivanti dalla riduzione dei trasferimenti statali e regionali, vuoi perché alcune amministrazioni, pur firmando l’accordo hanno continuato ad essere scettiche sulla sua effettiva validità. Per la seconda annualità, al momento ci sono ancora dei comuni morosi anche se alcuni sono debitori solo dell’Iva. Per quella in corso le fatture non pagate sarebbero sei, e nonostante i solleciti fatti più volti dal presidente della Camera di Commercio, Pino Pace, mentre alcune amministrazioni hanno provveduto a regolare la loro posizione entro marzo, altre non hanno pagato.

All’ultima rendicontazione aggiornata durante l’ultima assemblea, oltre alla Camera di Commercio che ha versato i 366.000 euro (quota di 300.000 euro più 66.000 di Iva) della propria quota, per il primo trimestre dell’anno, vi erano i Comuni di Trapani, Marsala con una quota di contribuzione di 300 mila euro più iva, Erice con 146.400, Alcamo con 73.200 e Paceco con 36.600.