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05/07/2016 00:00:00

A Pantelleria e Castellammare, le visite guidate e le conferenze di SiciliAntica

Nell’ambito del Corso di Archeologia Subacquea organizzato da SiciliAntica si terrà dall’8 al 10 luglio 2016 una visita guidata a Pantelleria. Il programma prevede dopo l’arrivo nell’isola una Conferenza dell’archeologo e Soprintendente del mare Sebastiano Tusa su “Pantelleria nel quadro dell’archeologia del Mediterraneo” a cui farà seguito una visita guidata all’area archeologica di Mursìa, il villaggio fortificato con mura ciclopiche dell’Età del Bronzo, databile ad un periodo compreso tra il XXII e il XV secolo a.C. Assai caratteristiche sono le tombe, dette Sesi, delle quali sopravvive un centinaio di esemplari sparsi nell’aspra contrada Cimillia che forma il retroterra orientale dell’abitato. I Sesi sono costruzioni megalitiche, di pianta circolare o ellittica, a gradoni terminanti con una superficie pianeggiante o a calotta. Il giorno successivo sarà possibile vi­sitare i resti archeologici di Cos­syra, l’antica colonia fondata dai fenici. Intorno cisterne di costru­zioni diverse: a forma di campana di origine punica, a volta quelle romane. Proprio all’interno di due di queste ci­sterne sono stati ritrovati, in per­fetto stato di conservazione, tre ritratti imperiali in marmo che raffi­gurano Giulio Cesare e Agrippina Minore, e l'im­peratore Tito. Nella Parte Nord dell'Isola è possibile visitare il sito archeologico del Lago di Venere, che comprende un grande santuario, dedicato alla dea della fertilità, la cui prima costruzione è da far risali­re all’epoca punica. L’insediamento tardo-romano di Scauri (nella parte sud-occidentale dell’isola) è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dove, oltre ai ritrovamenti subacquei, è stato rinvenuto un intero villaggio di pescatori. Gli scavi, hanno portato alla luce ambienti e strutture di servizio, come ci­sterne e grandi vasche dove ve­nivano lavorati i pro­dotti locali. Nella zona del porto di Scauri sono stati ritrovati i resti di un relitto, risalente al V sec d.C. e sul fondo numero­se ceramiche e oggetti di uso quotidiano. Il terzo giorno è previsto Il giro dell’isola porterà alla scoperta di un territorio dagli aspetti mutevoli e sorpren­denti, come la prima sosta alla grotta di Sateria, dove il mitico Ulisse sbarcò attratto dal richiamo della ninfa Calipso, poi una tonificante sosta balneare nelle acque termali, per proseguire poi verso Scauri a vi­sitare il capperificio, dove si può assistere alla la­vorazione dei preziosi capperi, il vero oro di Pantelleria. Proseguendo il giro si visiteranno i dammusi, le tipiche a­bita­zioni pantesche con il tetto a cupola e il loro si­stema di canalizzazione delle acque piovane. Poi si sosterà per un pranzo a base di bruschet­te, spaghetti al pesto pantesco, salsiccia tipica e vino locale. Si farà il bagno nelle varie lo­calità balneari passando per l’Arco dell’Elefante, Cala Tramontana e Gadir, alla scarpetta di Cenerentola e all’oasi faunistica del lago Specchio di Venere con le relative sorgenti termali per farvi i fanghi sulfurei o per in­contrare an­che qualche fenicottero rosa. 

A Castellammare la conferenza sui reperti archeologici di SiciliAntica - Organizzata dalla Sede locale di SiciliAntica di Castellammare in collaborazione con la Soprintendenza del Mare e il Comune di Castellammare del Golfo si terrà martedì 5 Luglio 2016 alle ore 17,00, presso il Castello Arabo Normanno, la conferenza dal titolo “I reperti archeologici che vengono dal mare. Tutela, Valorizzazione e libera Fruizione”. All’incontro interverranno Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare, Antonella Testa, della Soprintendenza del Mare, Antonino Frenda, Docente di Antropologia Culturale, Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica e Davide Tumbarello, Comandante della Guardia Costiera. Sono inoltre previsti i saluti di Nicolò Coppola, Sindaco di Castellammare del Golfo, Rossella Giglio, Soprintendenza di Trapani, Ignazio Sottile, Presidente SiciliAntica di Castellammare del Golfo.
La conferenza è stata promossa per presentare i reperti archeologici rinvenuti, dall’Associazione SiciliAntica, nel tratto di mare antistante il porto e il litorale cittadino di Castellammare del Golfo (località Punta Pedale, Cala Campana e Cala Petrolo). L’occasione permetterà inoltre di sottolineare sia l’importanza dell’immenso patrimonio storico-archeologico presente nel territorio e nell’ambiente marino, sia l’indispensabile sinergia, tra le varie istituzioni preposte, per poter attuare con efficacia la tutela, la valorizzazione e la fruizione dei beni Culturali e del loro contesto.