Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/07/2016 06:45:00

Marsala. Continua il processo a due vigili urbani accusati di truffa al Comune

 La compagnia di assicurazioni Generali non ha pagato per il “sinistro”. E’ uno dei dati che emerge nel processo che, davanti al giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte, vede imputati, per truffa in concorso in danno del Comune, due vigili urbani marsalesi: l’ispettore Salvatore Cialona, di 62 anni, e il vigile Giacomo Sciacca, di 65. Cialona e Sciacca, “lievemente” tamponati, dichiararono di aver subìto il classico “colpo di frusta”, godendo di diversi giorni di malattia retribuita. Secondo l’accusa, si sarebbero comportati come quei giocatori di calcio che, appena sfiorati da un avversario, si gettano a terra urlando di dolore. Avrebbero, in particolare, ingigantito l’entità dei danni fisici subiti in un incidente stradale per godere di diversi giorni di malattia, con conseguente assenza (retribuita) dal servizio. Il fatto contestato risale al 31 ottobre 2014, quando in via Carlo Cattaneo, a pochi passi dal Tribunale di Marsala, l’auto di servizio dei due vigili, una Fiat Punto, fu tamponata da un Fiat Doblò carico di uova. Per l’accusa, però, l’impatto fu “lieve”, tanto che i mezzi non riportarono danni apprezzabili e neppure uno delle migliaia di uova trasportate sul Doblò si rompeva. Nell’ultima udienza sono stati ascoltati quattro medici (Giuseppe Trapani, Dino Martinico, Salvatore Calvaruso e Sergio Galanti) e due periti. I primi, in particolari, rispondendo alle domande del pm Silvia Facciotti, hanno sostanzialmente affermato: “Dal momento che entrambi hanno pregresse patologie specifiche, è difficile dire se il tamponamento (per il perito Luigi Simonetto, il Doblò si è solo “avvicinato” alla Punto, ndr) abbia potuto provocare le patologie accusate dai due vigili”. A difendere i due imputati è l’avvocato Gabriele Pellegrino, che dice: “Il tamponamento, anche se leggero, c’è stato. Tanto che ci sono state delle conseguenze fisiche”. Per il perito Luigi Simonetto, però, il Doblò avrebbe appena toccato la Punto.