All'Hungaroring l'attuale leader della classifica approfitta del momento di caos nel finale con le bandiere gialle e beffa il compagno di team.
Le incredibili qualifiche del Gran Premio d’Ungheria hanno visto Nico Rosberg su Mercedes beffare all’ultimo secondo il compagno di team Lewis Hamilton. Il tedesco ha approfittato del caos creato dalle bandiere gialle in pista causate dal testa coda di Fernando Alonso, e così, con il tempo di 1’19”965 è riuscito a conquistare la pole position. All’Hungaroring poco prima dell’inizio della Q1 si è scatenato un acquazzone che ha causato per ben due volte la bandiera rossa per via degli incidenti e per la troppa acqua in pista. Dietro al tedesco e a Hamilton, in seconda fila, si confermano competitive le due Red Bull di Daniel Ricciardo e Max Verstappen. La squadra dei “bibitari” è in netta ascesa e anche sulla pista magiara, e in condizioni limite come quelle di oggi si conferma più performante della Ferrari che vede al quinto posto Sebastian Vettel, davanti alla Toro Rosso di Carlos Sainz.
Ferrari ancora in difficoltà
Sono state completamente disattese le aspettative della Rossa. Gli uomini e i piloti del Cavallino sono rimasti spiazzati dal fatto di dover effettuare le qualifiche con gomme da bagnato e intermedie prima, per poi passare alle slick solo nel finale. Il finlandese Kimi Raikkonen non è riuscito a superare la Q2, e sarà costretto a partire da metà schieramento dalla 14^ posizione. Vera sorpresa di giornata è l’ottima posizione in griglia di partenza delle due Mclaren di Fernando Alonso e Jenson Button che si classificano, rispettivamente, al settimo e all’ottavo posto. Per la Mclaren è una delle migliori classiche in griglia degli ultimi anni, specie da quando il team di Woking è motorizzato Honda. A chiudere la top ten ci sono la Force India di Nico Hulkenberg e la Williams di Valtteri Bottas. Il resto dello schieramento vede in sesta fila Romain Grosjan (undicesimo) al volante della Haas e il russo Daniil Kvyat con la Toro Rosso. In settima fila il messicano Sergio Perez (tredicesimo) con l’altra Force India e, come detto, Kimi Raikkonen, quattordicesimo (Ferrari). In ottava fila Esteban Gutierrez con l’altra Haas al quindicesimo posto e Felipe Nasr, sedicesimo con la Sauber, che in Ungheria passa ufficialmente dalle mani del suo storico fondatore Peter Sauber ad una fondo d’investimento svizzero. La nona fila è occupata dalla Renault di Jolyon Palmer e Felipe Massa (Williams). La decima da Kevin Magnussen con la seconda Renault e Marcus Ericsson (Sauber). Chiudono la griglia all’undicesima fila Pascal Werhlein e Rio Haryanto con le due Manor.
Alle 14 di domani il via del Gran Premio
Domani alle 14 il via ai 70 giri del GP d’Ungheria che si annuncia quanto mai infuocato, con le due Red Bull a caccia della Frecce d’Argento e Vettel subito dietro, a cercare di inserirsi per la vittoria, magari come fece lo scorso anno. Nonostante la qualifica non esaltante il quattro volte campione del mondo annuncia battaglia anche se difficile.
Dichiarazione di Vettel a fine qualifiche: “È un peccato, potevamo stare tra i primi tre. Domani potrebbe fare molto caldo, spero di fare una bella partenza e recuperare qualche posizione. Se ci sarà l'occasione di fare una strategia intelligente, i ragazzi al muretto ne approfitteranno. Mi fido di loro. Vedremo domani cosa potremo fare, anche se non c'è da aspettarsi miracoli".
In classifica piloti ricordiamo che al comando c’è Nico Rosberg con 168 punti con Hamilton secondo ad una sola lunghezza di distacco (167), poi Raikkonen con 106 e Ricciardo 100.