E' tornato a riunirsi ieri il consiglio comunale di Marsala. E finalmente si è fatto qualcosa di produttivo. La seduta precedente era stata caratterizzata per il nulla più assoluto. Non avendo i consiglieri cuore e coraggio per trattare la spinosa e imbarazzante vicenda della Sarco, si erano inventati un dibattito politico molto estivo. Unica nota, l'asse Pd - Cinque Stelle, che di questi tempi è notizia, per sensibilizzare l'Amministrazione Comunale sulle difficoltà delle ditte di autospurgo a Marsala a scaricare i loro liquami. Tra l'altro pare prorio che Rodriquez (Pd) ha detto una parola con la me..., ma non era quella che avevamo capito noi. Era invece: melma. E questa è una notizia.
Ieri, poi, i consiglieri comunali si sono sbizzarriti nel secondo loro sport preferito, dopo il dibattito politico, sgranocchiando qualche Tuc. E cioè: attaccare la stampa. Mica si può sempre parlare di melma. Attaccare la stampa, poi, significa attaccare Tp24.it, perchè una cosa è non fare nulla in consiglio comunale e venirsi a godere un po' di fresca aria confezionata, passi. Un'altra cosa è però quando qualcuno questo nulla racconta alla città. E insomma, per il consigliere Flavio Coppola (Udc) Tp24.it ha ridicolizzato il consiglio comunale, lo ha sminuito. "Mi auguro che ognuno di noi possa avere uno scatto d'orgoglio" ha detto Coppola spronando i suoi "colleghi" con la faccia nera. Perchè "il dibattito l'altra c'è stato e questo consiglio non è stato vano". Quello che Coppola chiama "dibattito" è stato tutto una specie di processo alla consigliera Linda Licari per una serie di suoi documenti, interviste e anche per quello che scrive su Facebook (roba che neanche il Grande Fratello). Il gruppo dell' Udc ha chiesto pertanto al Presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano un incontro affinchè si abbassino i toni. Sturiano c'era, ieri, in aula. E da un lato ha evitato di metterci il suo carico da undici sulla stampa, dall'altro lato non poteva non lanciare anche lui la sua pietra nella lapidazione di Linda Licari per quello che ha scritto e che ha detto sulla politica a Marsala: "Voglio spiegato cosa significa che c'è ostracismo e chi sono i soggetti che vengono da fuori a decidere le sorti della nostra città". La cosa singolare è che si fa una polemica tanta su una cosa ovvia che ha detto Linda Licari: che la politica, a Marsala, la si decide fuori da Marsala. Come Sturiano dovrebbe sapere bene (per info, citofonare Paolo Ruggirello), o anche dalle parti del Pd (per info, citofonare Baldo Gucciardi). Nulla di misterioso, nè di grave o scandaloso. Perchè scaldarsi tanto? Sturiano infine tira fuori un altro pezzo di repertorio: "Pretendo chiarezza o invierò le carte in Procura", e tira in ballo il Sindaco Alberto Di Girolamo, affinché chiarisca il suo pensiero sulle esternazioni della consigliera. Comunque, nel nulla, c'è una notizia: Sturiano dice di non riconoscersi più in questa maggioranza, nella quale è stato eletto. E questo allontanamento è un processo lungo e faticoso come un parto, dato che Sturiano dice di essere in difficoltà da "otto - nove mesi". E si è fatto il tempo.
Altri spunti interessanti di ieri: Rodriquez l'altro, il pentastellato, si scusa per qualche suo pasticcio di italiano ("è la foga del momento"). E si premura di fare un "corso Cepu di grammatica". Cepu non organizza corsi di grammatica, però lodiamo le intenzioni. E mentre Sinacori cerca di portare tutti sulla terra, parlando di cose che davvero interessano la città, come la mancanza di acqua nella zona nord, l'incuria totale del verde e dell'illuminazione in Contrada Spagnola, la necessità di dare risposte elementari alla città se no "si sfiora il ridicolo", di questo avviso non è il consigliere Ivan Gerardi, che si gonfia tutto, urlacchia e sbatte i pugni sul tavolo: "Io sono incazzato e deluso - dice - perché la figura del consiglire è ridicolizzata dalla stampa e dal loro modo di fare satira". Per Gerardi la figura del consigliere è "biasimata, attaccata e derisa". E quindi invita il presidente Sturiano a fare delle note scritte per tutelare l'immagine del consiglio: "Sono deluso dalla leggerezza della stampa ma ancora di più da altri colleghi nostri che ci attaccano. E allora bisogna fare chiarezza".
Ma in realtà a ridicolizzare il consiglio non è la stampa. E' ad esempio il Tribunale Amministrativo Regionale. Nell'ordinanza con cui ha intimato al consiglio comunale di ridiscutere la delibera sulla Sarco (motivo per cui il consiglio è stato convocato in questa sessione) bacchetta i consiglieri per aver approvato una delibera senza pareri, senza motivazioni. L'Abc della politica, sembrerebbe.
E sulla Sarco il consiglio che ha deciso, adesso? Ancora nulla. Ieri infatti, come da previsione, alla parola Sarco un bel po' sono usciti fuori dall'aula ed è venuto a mancare il numero legale. Oggi si torna in aula alle 17, chi c'è c'è e non si può scappare. Il Pd ha fatto sapere che voterà di nuovo contro l'atto, sempre per la vicenda del canile comunale, che è vicino all'azienda. Poi, a toccare, c'è anche il deposito della melma....
Ecco la nota dell'ufficio stampa del Comune sul consiglio di ieri e di oggi:
Tornerà a riunirsi questo pomeriggio il Consiglio comunale di Marsala. I lavori, caratterizzati da un acceso dibattito sulla delibera sulla società “Sarco”, si sono conclusi in tarda serata per mancanza del numero legale. Su quell'atto all'ordine del giorno, in pratica, il Consiglio è chiamato ad esprimersi con un voto (deve motivare la precedente bocciatura), così come ha disposto la sentenza del TAR cui la “Sarco” aveva fatto ricorso. Sulla delibera, hanno presentato un documento con controdeduzioni i consiglieri Antonio Vinci, Daniele Nuccio, Alessandro Coppola, Giuseppe Cordaro e Angelo Di Girolamo. Oltre agli stessi, nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Flavio Coppola, Aldo e Mario Rodriquez, Michele Gandolfo, Enzo Sturiano, Giovanni Sinacori, Ivan Gerardi, Arturo Galfano e Rosanna Genna. Domande e chiarimenti sono stati chiesti al segretario Bernardo Triolo, nonché al dirigente Francesco Patti e all'ing. Giuseppe Valenti riguardo alla mancata costituzione in giudizio del Comune davanti al Tar. Il consigliere Angelo Di Girolamo ha pure chiesto di inviare gli atti relativi alla delibera "Sarco” alla Procura della Repubblica. Infine, il consigliere Michele Gandolfo, presidente della Commissione Lavori Pubblici, ha presentato una richiesta scritta in cui riteneva che la discussione non potesse continuare senza la presenza in Aula del sindaco. Messa ai voti la pregiudiziale, veniva meno il numero legale, con lavori che – come da Regolamento – proseguiranno oggi, con inizio alle ore 17.