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18/08/2016 06:45:00

Riflettori sempre accesi sulla nuova centrale elettrica di Favignana. In campo Musumeci

“Il governo regionale spieghi quale condotta intende adottare in relazione alla richiesta della Sea spa di realizzare una megacentrale a gasolio nell'Isola di Favignana”.
Lo afferma l’esponente dell'opposizione all'Ars Nello Musumeci, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore all’Energia, nella quale chiede che il Governo regionale si faccia promotore di un tavolo di confronto con il Comune di Favignana, con la Società Sea e con i rappresentanti Associazioni locali ambientaliste, fra cui il Comitato Green Egadi, “per pervenire ad una soluzione ampiamente condivisa che tenga conto delle esigenze energetiche dell’isola di Favignana e della inderogabile esigenza di salvaguardia del contesto ambientale del luogo”.
“Per la costruzione dell’impianto – si legge nell’atto ispettivo – la Compagnia Sea spa, che in atto gestisce la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica a Favignana, ha avviato una procedura presso l'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana per una variante urbanistica su un terreno di contrada Fossa Felle, a Cala Azzurra”.
“La paventata realizzazione della centrale – prosegue l’interrogazione – ha suscitato viva apprensione fra gli abitanti dell'isola, molti dei quali si sono organizzati nel Comitato civico Green Egadi, per proporre, quale soluzione alternativa, il collegamento dell’isola con la Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) mediante un cavidotto”.
“L'interconnessione alla rete nazionale di autoproduzione con fonti rinnovabili, secondo gli esperti, risulterebbe – conclude Musumeci – la soluzione più semplice, di rapida realizzazione, economicamente vantaggiosa ed ecocompatibile. È improcrastinabile che anche il Governo regionale faccia la sua parte”.
Nei mesi scorsi sono state molto accese le proteste di cittadini ed associazioni dell’Isola. Ne abbiamo parlato più volte su tp24.it.
A Favignana la SEA, l'azienda privata che fornisce l'elettricità all'isola, aveva presentato un pregetto per una nuova centrale elettrica "vecchio stile" in una zona di interesse paesaggistico: tre ciminiere, alte 15 metri, sette generatori a gasolio. Il tutto in Contrada Fossafelle a 350 metri da Cala Azzurra, a 500 metri da Bue Marino. Poi, dopo le proteste, la Sea annunciò che il progetto è stato completamente cambiato. Ha annunciato che la nuova centrale sarebbe stata alta efficienza energetica e a minor impatto ambientale e che sorgerà in sostituzione di quella attuale. Il tetto dell’edificio sarà interamente ricoperto da pannelli fotovoltaici che consentiranno di produrre circa 700 MWh/anno di energia elettrica risparmiando emissioni di CO2 in atmosfera per oltre 500 tonnellate e alimentare le nuove colonnine previste per la ricarica dei veicoli elettrici. In particolare nell’isola sono molto diffuse le bicilette elettriche (oltre 300) grazie anche a un incentivo del Comune. Ma non tutti si fidano, a cominciare da Legambiente. Dagli annunci della Sea sembra che Favignana farà a meno dei combustibili fossili. Ma l’attenzione resta alta. Il comitato Green Egadi ha visto parecchie adesioni in questi mesi di battaglia per preservare la “farfalla” del Mediterraneo, come viene chiamata l’isola più grande delle Egadi. E l’ispezione di Musumeci accende ancora i riflettori su quanto accade sulla centrale elettrica.