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30/08/2016 06:30:00

Marsala, inaugurato l'itinerario subacqueo archeologico. Tusa: "Non facciamolo disperdere"

E’ stato inaugurato ieri mattina a Marsala il percorso archeologico subacqueo di Punta D’Alga che si trova nel tratto di mare antistante il Lungomare Salinella, nell'area marina dove si trovava l'antico Porto di Lilybeo, dove è stato ritrovato un relitto del III-II secolo a.C. A dare il saluto iniziale alla cerimonia che si è svolta presso i locali del Circolo Velico di Marsalal’architetto Nicola Sciacca che nel 2011 ha scoperto i resti del Porto: “Con oggi si chiude un cerchio e siamo qui per inaugurare quello che sarà uno dei fiori all’occhiello della città di Marsala. Siamo arrivati fin qui perchè tutto è nato dalla casualità, ora si deve andare avanti con altro, con la programmazione, la tutela e la giusta valorizzazione di quanto ritrovato”.
Ad introdurre e spiegare la natura dell’itinerario subacqueo il Sovrintendente del Mare della Regione Sicilia, l’archeologo Sebastiano Tusa che ha fatto anche una interessante relazione storica:

“Noi da anni ci siamo inventati questo nuovo modo di fruire dei beni culturali archeologici subacquei, perché siamo convinti che la tutela vera si fa facendoli conoscere al pubblico e rendendo la cittadinanza e coloro che li visitano quasi comproprietari attivi del bene. In Sicilia con questo ne abbiamo fatti ventitre e sono una realtà che ci invidiano e ci copiano in tutto il mondo. Siamo stati chiamati dall’Unesco affinchè queste pratiche vengano riprese in tutto il mondo. Il sito che oggi inauguriamo ha una doppia valenza. E’ un luogo importante dal punto di vista storico, perché si tratta di un molo/sbarramento, ancora la ricerca deve andare avanti, non tanto quella a mare, ma per quella d’archivio. Infatti non sappiamo perché tra il 1571 e il 1575 Carlo d’Aragona costruì quest’opera così imponente per l’epoca. La costruì per agevolare la protezione del porto o la costruì per sbarrare l’area portuale? Per capire questo bisogna inquadrare bene il momento storico. Il 1571 è una data fondamentale per il mediterraneo e per il mondo, perché avvenne la Battaglia di Lepanto e Giovanni d’Austria, che è stato il vero committente di quest’opera, fu l’artefice della vittoria di quella Battaglia. C’è quindi un legame tra questo luogo e la Battaglia di Lepanto e io sarei dell’avviso che fu realizzato per sbarrare e creare un impedimento all’ingresso dei pirati. Un’opera fondamentale dal punto di vista storico che si aggiunge ai tanti luoghi storici e d’interesse di Marsala”.

Altra cosa che Tusa ha ricordato è la valenza solidale dell'iniziativa, perché questo itinerario è stato realizzato nell’ambito del progetto “Culturas”, che fa parte dei progetti transfrontalieri in particolare tra la Provincia di Trapani e la Tunisia con i distretti di Biserta e di Tabarka, progetto della Comunità europea per creare una ulteriore vicinanza tra i Paesi del Mediterraneo.

Tusa ha concluso il suo intervento lanciando un monito, alle istituzioni e a se stesso: “Cerchiamo di non disperdere quello che facciamo, perché molto spesso siamo capaci di fare cose straordinarie come in questo caso ma poi non le sappiamo comunicare e tutelare”.

Il sindaco Alberto Di Girolamo nel suo discorso di ringraziamento per chi ha lavorato a questo risultato, si è detto arrabbiato per quei cittadini che sporcano la città gettando l’immondizia ovunque. Queste le parole del primo cittadino: “La nostra città è una delle più belle d’Italia ed è una di quelle meglio tenute in Sicilia e noi ci prendiamo il merito nonostante i detrattori. Oggi finalmente la nostra cittadinanza e i turisti possono conoscere meglio la nostra storia. Questo è uno dei posti più belli del mondo ed è cura nostra, e intendo di tutti i cittadini, fare in modo che questi posti restino belli, fruibili e non sporcati. Io in questi giorni sono arrabbiato perché la gente butta l’immondizia da tutte le parti. Non si capisce perché bisogna buttare i sacchetti della spazzatura o gli sfabbricidi ovunque, questa è inciviltà. Siccome sono convinto che il novanta/novantacinque percento dei marsalesi siano persone civili, non possono pagarla per quel cinque/dieci percento che non hanno diritto di abitare in questa città. Credo che questo sia il proseguimento di quello che stiamo facendo, mettere in evidenza le cose che già ci sono, come Palazzo Grignani, il Monumento ai Mille”.

Al progetto di valorizzazione del sito ha lavorato il “Club per l'Unesco”. “Abbiamo fatto luce su questa iniziativa ha affermato la presidente Cesarina Perrone - che ora, grazie all'intervento di Comune e Soprintendenza, si colloca tra le risorse patrimoniali più importanti della nostra città. Per questo successo, ringrazio in particolare l'assessore Clara Ruggieri, nonchè quanti hanno collaborato e creduto all'iniziativa”. A questa, infatti, hanno dato il proprio contributo Associazioni e Club del territorio, la Proloco presieduta da Bice Marino e quella diretta da Mario Ottoveggio che ha anche messo a disposizione l'imbarcazione per la visita allo sbarramento. Presente all’inaugurazione, oltre agli assessori Clara Ruggieri e Lucia Cerniglia anche il deputato regionale Antonella Milazzo e il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano.
Oggi si completa un percorso importante per la valorizzazione e la fruizione di un luogo di grande valenza storica, culturale e turistica – le parole della Milazzo -. Dare a cittadini e turisti la possibilità di visitare l'unico porto fenicio-romano rimasto intatto in tutto il Mediterraneo, significa arricchire sensibilmente l'offerta turistica della nostra città. Un ringraziamento alla Soprintendenza del Mare, con il Soprintendente Sebastiano Tusa, e a tutte le associazioni che, in questi anni, hanno contribuito a fare conoscere un sito unico al mondo. Auspico che adesso il percorso subacqueo venga pubblicizzato e inserito negli itinerari turistici e che Punta d'Alga venga resa fruibile per la balneazione, diventando la nostra spiaggia in città”.

Per Sturiano, invece, "sono queste occasioni per fare rete, operando concretamente per rendere sempre più culturalmente e turisticamente competitivo il nostro territorio”. Al termine della cerimonia inaugurale è seguita la visita in barca nel tratto di mare interessato dove si trova lo sbarramento e che chiunque potrà visitare da terra in snorkeling.