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31/08/2016 06:30:00

Bagni, ratti, spettacoli. Il consiglio comunale di Marsala riparte dalla solita confusione

 Il ritorno in aula è difficile, dopo settimane di vacanze. L'andamento è lento, come cantava qualcuno, e prima che ci si siede e connettere ci vuole un po'. Si riprende piano a fare politica, dentro il palazzo, a Marsala. Sala delle Lapidi è quasi piena, i consiglieri non si vedono da inizio agosto. I punti da trattare sarebbero parecchi ma l'atmosfera è di quella da serata tranquilla, una passeggiata tra tante comunicazioni. Si ride e ci si scambia battute. Ma l'istituzione è quella del consiglio comunale, allora si comincia con un minuti di silenzio per le vittime del terremoto in centro Italia, e viene anche sistemata una cassettina per raccogliere delle offerte da devolvere.
La seduta poi comincia, e sarà caratterizzata da una valanga di comunicazioni.
Pino Milazzo è il primo a prendere la parola, con sgargiante camicia rosa, e parla dell'estate marsalese che si conclude con “Porta Nuova, che sabato, giornata di lutto nazionale, è diventata discoteca. Abbiamo dato un segnale negativo, mentre anche manifestazioni private venivano disdette Marsala, il giorno del lutto nazionale fa discoteca in piazza”. Milazzo e più in là i suoi colleghi cominceranno a segnalare alcune cose che non vanno in città. Dalla pulizia delle strade del centro storico che viene fatta il sabato sera, all'acquedotto comunale pieno di sterpaglie che “sembra l'inferno dantesco, con i dipendenti che chiedevano aiuto come le anime perdute”

Milazzo si porta avanti col lavoro e parla di Piano regolatore, quello che manca da trent'anni, che non è più buono, e tutti i consigli comunali hanno sempre deciso di non trattare.
Rosanna Genna è la seconda in batteria e comincia forte. “L'amministrazione non sa gestire il decoro urbano. Fatevi consigliare dal sindaco di Petrosino su come si organizzano gli eventi, una lezione ve la può dare. Avendo parlamentari alla Regione non riuscite a dare indicazioni per questa città. Avete vietato pure i falò...”. La Genna dice che “bisogna cominciare a pensare alla mozione di sfiducia nei confronti dell'amministrazione”. Sturiano sa bene il fatto, e precisa che devono passare 2 anni 6 mesi e un giorno dall'elezione per presentare la mozione di sfiducia. Ma questi sono altri argomenti, altri fatti. Mentre Genna fa il paragone con la vicina Petrosino, Aldo Rodriquez lo fa con Alcamo, comune pentastellato. Si ingarbuglia un po' chiedendo di fare una “disinfestazione per quanto riguarda i topi”. Sì, il termine esatto è derattizzazione. Poi chiede controlli sull'utilizzo dei fitofarmaci in terreni vicini alle falde acquifere. La fine dell'estate è imminente, ma si fa come una rassegna di quanto accaduto. Il consigliere grillino dice che i falò c'erano ma nel versante nord perchè “Birgi è terra di nessuno, non viene controllata”. Sturiano ci sta un po' a carburare, aspetta il momento giusto, e aggiunge a Rodriquez che ci vorrebbe anche una pulizia dei tombini, che tra poco arrivano i primi acquazzoni e sono guai. Nel periodo di mezzo tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno Flavio Coppola racconta che sono loro, i consiglieri, a metterci la faccia. “Perchè veniamo quasi assaliti dai cittadini per le inadempienze dell'amministrazione”. Alcuni esempi: “Le strisce pedonali, l'abbandono del fossato punico, i bagni chimici nella spiagge”. E tira fuori il telefonino, con la foto di un gabinetto improvvisato al Fortino. Eccola.



La foto è circolata su Facebook, sempre più utilizzato dai consiglieri comunali. E Coppola dice a Calogero Ferreri, consigliere Pd, che “fa bene a pubblicare le feste e gli eventi a cui partecipa l'amministrazione, perchè fa solo questo, solo passerella. L'amministrazione è zero, non c'è un piano”.
Sturiano coglie il momento. E davanti alla sola Anna Maria Angileri nel tavolo della giunta parla di una “amministrazione che non può sottrarsi alle responsabilità”. Da mesi, dice Sturiano, “subisco in silenzio, perchè la gente è convinta che sia il consiglio comunale a non fare le cose. Ad esempio il piano di pulizia non ha un senso logico”. E per Sturiano c'è qualcosa che non quadra neanche con gli spettacoli che si sono organizzati quest'estate. “Si era detto che non c'erano soldi, ma ci sono delibere con cui si danno contributi alle associazioni. Non possiamo tacere, e gli assessori devono darne conto”. La giunta per Flavio Coppola “non si fa vedere mai in giro” e la gente se la prende con i consiglieri. Il vice di Sturiano, Arturo Galfano, fresco socialista, racconta di un “attacco feroce perchè non si è intervenuto sul fossato punico”.
Gli eventi estivi, i contributi, le piccole cose di città come le strisce pedonali, i rifiuti. C'è di tutto. Sinacori, a proposito del piano rifiuti approvato un mese fa, parla di un lavoro “vanificato” perchè la riforma sulla gestione dei rifiuti fatta dalla Regione abolisce gli Aro: “le nostre preoccupaizoni si stanno realizzando”. Sul piano rifiuti per Sinacori c'è stata “arroganza da parte dell'iamministrazione, e ora si tirano le somme. Adesso la discarica di Siculiana vuole quasi il doppio per conferire. Qual è lo stato di cose in città?”.
Ginetta Ingrassia , anche lei molto polemica, interviene comunicando dello “stato in cui versano i quartieri popolari, si parla di decoro urbano, di spazi verdi che però sono grigi. L'amministrazione non ha fatto nulla per i disabili per farli salire sul monumento ai Mille”.
Anima un po' la seduta la mozione presentata da Daniele Nuccio, quella sul lido Le torri di San Teodoro sulla cui regolarità della concessione demaniale dovrà decidersi il Tar. Nuccio però ha presentato una mozione contro il lido, scenario di mille polemiche tra gestori e bagnanti che attraversano una delle zone più belle dello Stagnone. “Dobbiamo assumerci la responsabilità e far nostre le perplessità che i cittadini hanno “, dice Nuccio annunciando il prelievo della mozione che non passa, non senza l'ennesimo battibecco con Antonio Vinci, i due ormai non si possono vedere.
Oltre il lido, oltre i wc, il consiglio ha rinominato la commissione Spettacoli che adesso dovrà darsi un presidente e un vice, i componenti sono gli stessi di prima. Lì la partita se la giocano in molti. Lo stesso Nuccio, la Meo, e Ingrassia. Una partita appena cominciata.