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04/09/2016 21:05:00

Erice. Liberato pitbull maltrattato in abitazione disabitata. Scatta la denuncia

 Viene legato con una corda di circa due metri ad un albero all'interno di un'abitazione disabitata da decenni a Pizzolungo, nella Via Marte. L'animale è impossibilitato a muoversi, senza acqua e sotto il sole. Comincia a lamentarsi ed una cittadina che si accorge di lui chiama attorno alle 16:00 la Polizia Municipale. E' accaduto ieri. I vigili però non intervengono e così dopo una lunghissima attesa, la cittadina preoccupata per le sorti dell'animale ed arrabbiata per la latitanza dell'Organo di Polizia contattato, decide alle ore 21:30 di informare il Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, associazione animalista guidata da Enrico Rizzi.

Quest'ultimo giunge sul posto e constatando la veridicità di quanto denunciato dalla signora, chiede l'intervento dei carabinieri con una telefonata diretta alla sala operativa del 112. Nel giro di pochi minuti giungono sul posto i militari dell'Arma e Rizzi chiede loro di procedere al sequestro dell'animale, ravvisando diverse ipotesi di reato a carico dei responsabili che saranno certamente individuati considerato che l'animale è poi risultato essere dotato di microchip.

Trattandosi anche di proprietà privata, del caso è stato informato il Sost. Procuratore della Repubblica in turno di reperibilità, Franco Belvisi, che ha disposto l'immediato sequestro del cane ed il trasferimento in un luogo sicuro. Sono in corso ulteriori indagini dei Carabinieri.


"Quanto accaduto è un fatto gravissimo che sarà subito sottoposto all'attenzione della Magistratura. Una cittadina denuncia ad un Organo di P.G. reati che di fatto sono già stati compiuti come l'abbandono ed il maltrattamento del cane e quest'ultimo fa finta di non ascoltare il fatto che di per se è un reato. Sono a conoscenza che i vigili hanno giustificato il loro mancato intervento perchè impegnati in incidente stradale ma mi chiedo come sia possibile che dalle 16 alle 21 di sera un intero comando sia sempre impegnato nello stesso intervento. Ovviamente giustificheranno ciò a chi di dovere. Voglio invece ringraziare i Carabinieri per aver dimostrato la loro serietà, professionalità e un'elevata sensibilità verso il povero cane, preoccupandosi di farlo soffrire il meno possibile. Sono tra l'altro rimasti ben quattro ore sul posto a fare quello che invece avrebbero dovuto fare altri, ovvero sequestrare il cane evitando così che venisse cancellato e/o disperso il corpo del reato. Non è da escludere che l'animale possa essere stato rubato o nascosto per essere utilizzato nel traffico illecito dei combattimenti tra cani" - è quanto ha dichiarato Enrico Rizzi, Presidente Nazionale del NOITA Onlus.