La magistratura palermitana si prepara ad un nuovo valzer di nomine, che a Gennaio 2017 riguarderà direttamente Maria Teresa Principato, che in Procura coordina le indagini sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Nei primi mesi del 2017, tra gennaio e marzo, quattro procuratori aggiunti di Palermo lasceranno l'incarico. Per i primi tre posti il termine per presentare le domande è scaduto ieri. Per il quarto c'è ancora tempo a disposizione.
Bisogna trovare i sostituti di Maria Teresa Principato, Leonardo Agueci, Maurizio Scalia e Vittorio Teresi. La Principato da anni coordina le indagini sulla mafia trapanese e, soprattutto, la caccia a Matteo Messina Denaro. È probabile che il procuratore Francesco Lo Voi coglierà l'occasione per rivedere le strategie di lavoro. Il contrasto alla mafia trapanese negli ultimi anni è stato ricco di successi, ma il latitante resta imprendibile.
Leonardo Agueci è un altro nome di peso nello scacchiere della Direzione distrettuale antimafia, visto che coordina le indagini le indagini sui clan della zona centrale di Palermo. A Scalia, negli ultimi mesi, è toccato l'onere di coordinare il gruppo di lavoro sull'immigrazione clandestina. Teresi, oltre a coordinare le indagini sui clan mafiosi della zona Ovest di Palermo, ha ereditato da Antonio Ingroia il ruolo di guida del pool di pm del processo sulla trattativa Stato-mafia, compreso il troncone che si è concluso con l'assoluzione di Calogero Mannino.
Per i primi tre posti si sono già candidati in trenta. Ci sono molti pm in servizio a Palermo (Annamaria Picozzi, Francesco Del Bene, Caterina Malagoli, Paolo Guido, Renza Cescon, Calogero Ferrara, Marina Ingoglia, Pierangelo Padova, Carlo Marzella), altri che a Palermo hanno già lavorato (Maurizio De Lucia, oggi alla Dna; Roberto Piscitello in servizio al Dap; Marzia Sabella, oggi consulente della commissione parlamentare Antimafia; Ambrogio Cartosio, aggiunto a Trapani) e volti 'nuovi' come Luca Tescaroli, pm a Roma, che ha lavorato sulle stragi quando era a Caltanissetta. Ha deciso di non presentare domanda Antonino Di Matteo, pm del processo Trattativa.
La corsa per le nomine a Palermo si incrocia con quella per altri tre incarichi: procuratore di Messina (al posto di Guido Lo Forte), Trapani (Marcello Viola è andato alla procura generale di Firenze), e Termini Imerese (in uscita c'è Alfredo Morvillo).