Non è la prima volta che il dottore Gaspare Leone si cimenta in un’impresa simile.
Già nel 2013 ci occupammo di lui a proposito di un progetto denominato “Dall’orto-giardino alla tavola”, ideato appositamente per soggetti diversamente abili, ospiti della Comunità Alloggio “Villa Bovarella” a Salemi. Oggi ritorna alla cronaca con un altro progetto, ma stranamente ignorato da altri organi d’informazione. Con una terminologia che evoca atmosfere letterarie proustiane, questa volta lo ha battezzato meno prosaicamente “Microgiardino dei sensi”. Anche questa volta i soggetti principali saranno i portatori di disagi fisici come lo sono gli ipovedenti, i ciechi e i diversamente abili.
“L’idea di questo progetto, come quello precedente”- mi dice il dottore Leone – “è nata dalla consapevolezza che l’aspetto spirituale-terapeutico del rapporto dell’ uomo con la natura ha radici molto antiche. Le mitologie e religioni di tutti i popoli del mondo hanno la loro origine in un giardino con presenza di alberi sacri che contribuiscono alla creazione e al mantenimento del mondo visibile.”
In tempi caratterizzati spesso da bieco egoismo, non è cosa da poco. Ideatore e artefice dell’ambizioso progetto e conduttore del nuovo campo agricolo sarà lo stimato professionista salemitano, nella duplice veste di tecnico agrario e di past presidente del Rotary Club. Le finalità terapeutiche del progetto, affascinante per la sua singolarità, sono evidenti e consentirà di metterà la sua professionalità al servizio delle disabilità, coinvolgendo nella costruzione del giardino non solo i ragazzi di Villa Bovarella ma anche quelli con disabilità visive aderenti all'associazione "Spazio Libero", guidata dall’instancabile ed effervescente Paola Gandolfo, sempre presente sulla scena del volontariato salemitano con le sue iniziative di grande valore simbolico e non solo. “Si vuole far nascere un nuovo luogo”- ha sottolineato Gandolfo- mirato a sviluppare le conoscenze del mondo della natura attraverso gli stimoli visivi, acustici, tattili e olfattivi”. Alla cerimonia ufficiale, per la consegna delle chiavi, oltre a Gaspare Leone e Paola Gandolfo, erano presenti ovviamente la nuova presidente del Rotary, la dottoressa Antonella Vultaggio, l’assessore alla Cultura Giuseppe Maiorana e il sindaco di Salemi Domenico Venuti.
“Per l’Amministrazione comunale – ha sottolineato il sindaco– la concessione e l’affidamento del giardino del centro Kim alle associazioni “Rotary Club”, “Vivere con” e “Onlus” rappresenta un ulteriore passo di fiducia verso quei cittadini attivi che si adoperano per il bene della città, così come si è voluto fare con l’approvazione del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.” Del progetto fa parte pure il cittadino ( così qualificato, con terminologia presa in prestito dalla Rivoluzione Francese, dal sindaco) Nino Curia. La presidenza di Antonella Vultaggio, odontoiatra di Trapani , del Rotary Club Salemi, non poteva avere migliore debutto. “Il compito del presidente è, a mio parere” - ci ha dichiarato- quello di coordinare le varie individualità dei soci consentendo a tutti di potersi esprimere al meglio ed è intanto quello che abbiamo fatto con il nostro socio Gaspare Leone, agronomo, che è riuscito col progetto "giardino sensoriale idroponico" a coniugare la sua professionalità con la disabilità coinvolgendo nella costruzione del giardino i ragazzi di Villa Bovarella (struttura residenziale per diversamente abili) ed i ragazzi con disabilità visive dell'associazione "”Spazio Libero" . Il mese prossimo invece partirà il progetto di screening cardiologico per la prevenzione dell'infarto e dell'ictus progetto coordinato dai nostri soci Vito Sciacca Parrinello (angiologo) ed Antonino Ciulla (cardiologo). L'obiettivo principale di quest'anno è il servizio alla collettività realizzato in allegria da tutti i soci del club che suonano all'unisono e faccio appello a tutti quelli che hanno un'idea, qualcosa da fare per gli altri (ma anche per se stessi) di presentarsi… aspettiamo belle persone che ci vogliono aiutare!”
Inseguendo i cinque sensi: l’olfatto, la vista, il gusto, l’udito e il tatto, il Giardino Sensoriale Idroponico, unico in Sicilia, è dedicato ai ciechi, agli ipovedenti, ai diversabili e anche ai normodotati. Le finalità sono ad ampio raggio. Terapeutiche, ludiche, sociali , didattiche Saranno di supporto alle tecniche di riabilitazione psico-fisica. “In questa ottica i profumi, i colori, gli odori, il gusto divengono strumenti che insegnano a conoscere la Natura per apprezzarla ed amarla”, sottolinea Leone.
Un luogo che nasce (ci auguriamo che non duri lo spazio di un mattino) per sviluppare le conoscenze del mondo della natura attraverso stimoli sensoriali:
Acustici, Tattili , Olfattivi e Gustativi.
Il giardino verrà realizzato non con l’uso della terra agricola ma con la tecnica di coltivazione innovativa detta “IDROPONICA” , cioè fuori suolo su substrato inerte (soilless culture) e alimentata con una soluzione nutritiva adeguata chiamata “ acquaponica “ cioè con sola acqua e nutrienti. L’obiettivo è quello di aumentare le autonomie di ogni soggetto affetto da disabilità e di migliorare l'attenzione, l'affiatamento e la qualità di vita dei soggetti coinvolti.
Il giardino idroponico dei sensi sarà strutturato in quattro aree libere da barriere. Al progetto partecipano anche i Rotary Club di Mazara del Vallo e di Alcamo e dei giovani soci Grassa Danilo e Caruso Giuseppe , ma ci sarà il coinvolgimento di tutti i soggetti nella cura del giardino sensoriale, nell'osservazione delle piante ortive, arboree, frutticole e nel riconoscimento delle varie specie e varietà. Da sottolineare, infine, che il Comune di Salemi, nel quadro delle collaborazioni tra associazioni ed ente locale e comunque al fine di meglio promuovere le formazioni sociali di cui all'art. 2 della Carta Costituzionale, senza costi diretti, ha concesso lo spazio esterno del CENTRO KIM, in considerazione del fatto che la sua particolare ubicazione meglio si presta ad una divulgazione e conoscenza di tutti i cittadini del progetto.
Se sono rose, fioriranno. Ci viene da dire. Ma, visti i protagonisti dell’impresa, siamo sicuri che assieme ad esse saranno tante altre specie a fiorire.
Come diceva il greco Teofrasto, uno dei primi botanici della storia dell’uomo “ Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere.”
E questo ci sembra un tempo speso bene!
Franco Ciro Lo Re