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21/09/2016 13:45:00

Scrive Pino Carnese, sulle carenze dell'Ospedale di Marsala

 Pino Carnese, ex consigliere comunale di Marsala e presidente del comitato cittadino “Orgoglio marsalese” interviene sulla situazione della sanità a Marsala. Con una lettera inviata al sindaco, al presidente del consiglio comunale e al dirigente dell'Ospedale di Marsala fa il punto sulle carenze dell'ospedale “Paolo Borsellino”. Ecco la sua lettera.

Ancora una volta si intende sottoporre alla vostra attenzione alcune delle numerose carenze dell’ospedale della nostra città, facendoci portavoce delle lamentele provenienti da pazienti che si imbattono in situazioni che, a volte , hanno del paradossale.
Innanzitutto, si vuole sottolineare l’assurdità di scelte di politica sanitaria che hanno ulteriormente penalizzato il nostro territorio, in un percorso al ribasso che ha dell’incomprensibile.
Il servizio ambulatoriale di Neurologia costituiva, per competenza e per storicità, un riferimento quasi per l’intera provincia.
Anziché potenziare il servizio, l’unico neurologo stabilmente assegnato a Marsala è stato comandato per due tre giorni a settimana alterna di potenziare l’ambulatorio neurologico dell’ospedale di Trapani (sede già di una unità operativa complessa di neurologia!) , con la conseguenza che patologie come ictus, mordo di Parkinson, traumi cranici ecc, non trovano più un adeguato e tempestivo trattamento.
Tale carenza organica si ripercuote negativamente anche sui degenti degli altri reparti e, il pronto soccorso, per un ovvio ed inevitabile ritardo nell’esecuzione delle consulenze neurologiche necessarie per poter effettuare una corretta diagnosi. Sarebbe il caso di dire ai cittadini marsalesi: “Attenzione, il Direttore Generale ha stabilito che è vietata alla popolazione marsalese, subire traumi cranici o patologie connesse alla neurologia, come ictus, emiparesi, emorragie cerebrali, ecc nei giorni in cui il neurologo si trova Trapani!” Assurdo!

Il pronto soccorso, nonostante le continue segnalazioni ed i tristemente noti casi di “mala sanità”, continua ad essere sott’organico di personale medico. i tempi di attesa sono ormai lunghissimi,
(nonostante gli sforzi del personale sanitario, spesso vi è un solo medico per turno) l’osservazione breve funziona a singhiozzo per mancanza di personale dedicato.
E’ vero che il servizio di anestesia, pronto soccorso e cardiologia sono stati potenziati con alcuni unità di medici incaricati, con scadenza del contratto il 31 di ottobre. ( visto il caos che regna sulla sanità, gli incarichi saranno rinnovati? Booh!!! Una grossa incognita!!!) Ma è anche vero che nonostante ciò il disservizio è sempre dietro l’angolo, poiché i reparti di cui accennato mensilmente debbono mandare medici a coprire i turni vuoti presso l’Ospedale di Pantelleria.
Com’è anche vero, che in un ospedale che ha un bacino di utenza, che supera i 200 mila unità,
( compreso i comuni vicini), che nel periodo, estivo quasi si raddoppia, si lascia il reparto di ortopedia solo con quattro medici, di cui uno a turno è sempre in ferie, un altro deve assicurare l’attività ambulatoriale, i due medici rimanenti dovrebbero assicurare l’attività chirurgica ,e questa è una cosa quasi impossibile: infatti che così facendo a malapena possono solo assicurare solo le urgenze. Ed intanto le liste di attesa per gli interventi di elezione, si irrobustiscono sempre più costringendo il povero malato a girovagare per i vari ospedali o, peggio, a recarsi presso strutture sanitarie private affrontando costi ingenti, disagio familiare non indifferente, a fronte di un diritto negato.
La carenza di organico è male comune di tutti i reparti e servizi, rendendo il nostro ospedale una scatola vuota e subordinandone l’efficienza all’ospedale di Trapani di cui Marsala è sempre più vassalla.
Mentre si continua a tagliare sui bisogni primari sulla sanità, il Direttore Generale ci dà una dimostrazione di come amministra l’ASP nella nostra Provincia assegnando con atto deliberativo un incarico di Capo Dipartimento ad un medico prossimo alla pensione (novembre). È chiaro che anche se dovesse essere bravissimo, in due mesi che apporto positivo può dare? Dal momento che non ha neanche il tempo di sedersi per potere organizzare il proprio lavoro
Sarei curioso di sapere quale criterio usa il Direttore Generale nell’assegnare incarichi così delicati, , probabilmente non per meritocrazia, ma per vicinocrazia, questo secondo me è uno dei motivi di fallimento della sanità.
A tale proposito mi è sorto un punto interrogativo e cioè: non è per caso che il compenso economico ottenuto in più per il nuovo incarico è pensionabile? Se ciò dovesse rispondere al vero è un fatto grave perché comporta un danno economico alla collettività. Ma a prescindere il danno alla collettività, è stato fatto comunque.
Purtroppo il degrado diffuso nelle nostre istituzioni ha determinato uno scoraggiamento generale che non genera più neanche indignazione, tra l’indifferenza dei politici locali , Sindaco in testa che, in quanto capo della sanità sul territorio oltre che medico di professione, dovrebbe mostrare maggiore sensibilità al buon funzionamento delle strutture pubbliche essendo evidente che siffatta politica favorisce le strutture private presso le quali molti valenti sanitari operano. A chi giova tutto ciò? Non certamente ai cittadini!
Quante volte, inoltre, è stato richiesto un consiglio comunale aperto alla cittadinanza per affrontare e discutere sulla questione dell’ospedale? Eppure il Presidente del massimo consenso cittadino non ha ancora mostrato la necessaria sensibilità per affrontare la questione che interessa tutti, al di la del colore politico e delle alleanze; la malattia infatti, colpisce tutti spesso senza preavviso, non sentire l’esigenza di renderla migliore ha dell’incomprensibile, pertanto rinnoviamo l’invito al Presidente del C.C Enzo Sturiano, alla presenza del Sindaco di un C.C. aperto per discutere tutte le criticità del nostro ospedale e cercare di arginarle, per il bene della nostra collettività.