Il caso delle posizioni organizzative al Libero Consorzio di Comuni di Trapani, l’ex Provincia, è finito all’attenzione dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione guidata da Raffaele Cantone, e dei sindacati che sono intervenuti mostrando più di una perplessità sulle procedure anomale che si sono svolte quest’estate all’ex provincia.
Dello strano bando se n’è occupato Tp24.it questa estate.
Il fatto è questo. La Provincia regionale di Trapani, di fatto non esiste più, è diventata Libero Consorzio ed è stata svuotata di compiti, ed è commissariata dal 2012. Eppure è stato pubblicato in piena estate un bando per l'assegnazione delle "posizioni organizzative" (cioè: più soldi) ai dipendenti. Si ridisegna l’intero assetto burocratico della ex provincia, per la selezione di ben diciannove posizioni organizzative. Vengono creati dei doppioni, o degli uffici inutili, o inventate nuove posizioni. La Provincia di Trapani è in forte crisi economica, non riesce a garantire i servizi essenziali, lo stesso pagamento degli stipendi è a rischio, eppure a qualcuno pare ragionevole aumentare le retribuzioni di alcuni funzionari, dando loro delle “posizioni organizzative”, che sono anche un controsenso, dato che la Provincia è progressivamente svuotata di funzioni.
Ad esempio l’ex Provincia di Trapani ha dismesso tutte le sue partecipazioni, tranne quella in Funierice, la società che gestisce la funivia Trapani - Erice Vetta (Funierice, che comunque, a parte avere una propria solidità operativa, gode, grazie ad un intervento del deputato regionale Mimmo Fazio di un contributo stabile annuale della Regione Siciliana). Ebbene, una posizione organizzativa, che vale 8200 euro l’anno in più in busta paga per il fortunato titolare, riguarda proprio le “società partecipate”. Cioè, il nulla.
L’ex Provincia però ha tirato dritto e ha continuato l’iter per affidare queste “posizioni organizzative”. I nomi dei vincitori sono usciti qualche giorno fa, come se nulla fosse accaduto.
Nel frattempo però si muoveva qualcosa all’esterno. Perchè la vicenda è stata portata all’attenzione dell’Autorità nazionale anti corruzione, da una lettera anonima indirizzata anche ai vertici dell’ex Provincia, alla Procura e al Prefetto.
Viene evidenziato che il bando è “privo di criteri generali di valutazione fissati ex ante in sede di approvazione del bando, lasciando ampi margini di discrezionalità al dirigente preposto all’assegnazione delle posizioni organizzative. Mancanza della verifica di congruità della “pesatura delle p.o. come previsto dalla vigente metodologia di attribuzione delle p.o. che avrebbe dovuto tener conto delle funzioni affidate, della professionalità richiesta, della rilevanza organizzativa, etc.”. Per gli estensori dell’esposto l’”attribuzione delle funzioni vicarie, cioè la provvisoria sostituzione del firigente assente, ai funzionari titolari delle p.o, non è prevista dal ccnl vigente”. L’esposto parla di “violazione della normativa in tema di Trasparenza ed anticorruzione”. Inoltre l’attribuzione delle p.o da parte dei dirigenti sarebbe avvenuta “con motivazioni non sempre adeguate, illogiche ed inappropriate”. Si parla anche di “incompetenza ed eccesso di potere del provvedimento commissariale di macro organizzazione in quanto non rientra nell’ordinaria amministrazione che dovrebbe svolgere un commissario straordinario”.
Critici sono anche i sindacati sulle somme destinate per gli incarichi ai diversi funzionari. Il sindacato autonomo Csa ha annunciato lo stato di agitazione del personale. Mentre la Uil in questo momento si è limitata a chiedere la riduzione degli incarichi conferiti. Il Csa, per voce del coordinatore provinciale Paolo Pagoto, accusa il Libero Consorzio che “in dispregio di precedenti indicazioni sindacali e di un atto di indirizzo dell’ex commissario Ingroia,ha conferito 20 posizioni organizzative (vale a dire 20 incarichi) per un importo di 180 mila euro, non si sa in certi casi con quali compiti da svolgere, dal momento che l’attività amministrativa dell’Ente è ormai ridotta all’osso, non ultimo per totale assenza di risorse economiche e riduzione drastica delle funzionali istituzionali dell’Ente”. Il Cas sottolinea che ad oggi il Libero Consorzio non ha pagato a tutti i dipendenti la somma loro dovuta per la produttività 2015. Sulle posizioni organizzative il segretario provinciale di categoria Giorgio Macaddino dice che “in passato abbiamo lottato e continueremo a farlo per ridurre il numero degli incarichi di Posizione Organizzative anche in considerazione delle funzioni e dei compiti che in atto ha l’Ente e per di più in un momento di grave crisi economica, anche se in verità si tratta di somme che vanno assegnate ai lavoratori dello stesso Libero Consorzio Comunale”.
Il commissario straordinario dell’ex Provincia, Giuseppe Amato, precisa però che “l’attribuzione delle Posizioni organizzative non è competenza del commissario ma è un atto dirigenziale”. Il Libero consorzio nei giorni scorsi ha comunicato il nuovo assetto dell’ente. “Abbiamo ridotto il numero delle posizioni organizzative - dice Amato - facendo accorpamenti in vari settori”. “A conclusione di un apposito e complesso procedimento, iniziato nel novembre dello scorso anno, sono state peraltro fatte diminuire sensibilmente (da 25 a 19) il numero delle “posizioni organizzative” che saranno conferite ad altrettanti dipendenti individuati comparativamente tra i Funzionari (cat. D) in dotazione organica.Tale diminuzione degli incaricati di rispettiva responsabilità amministrativa e il conseguente abbattimento dei costi, sono le risultanze di una trattativa armonicamente conclusa tra questa Amministrazione (che già a giugno ha approvato il proprio bilancio) e i Sindacati aziendali e territoriali”, si legge nella nota del Libero consorzio. “Ciò che emerge dalla nuova struttura sono i risparmi che immediatamente si realizzano, in quanto alla spesa per la retribuzione accessoria si applica una decurtazione (da oltre 250 mila a 225 mila euro) del relativo “fondo””.