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03/10/2016 10:32:00

Trapani, Salone come Batman: consegna un "criminale" alla giustizia

 Salone come Batman. Il consigliere comunale di Trapani si vanta in una nota inviata alla stampa di aver consegnato alla giustizia un criminale. Ovviamente di chi si tratta? Di uno dei tanti posteggiatori abusivi trapanesi Doc che chiedono soldi in Piazza Vittorio Emanuele? No. Si tratta di un ragazzo di colore. Francesco Salone ha chiesto ai vigili di controllarlo, lui ha tentato la fuga e Salone, con scatto felino, lo ha immoblizzato, lanciando poi a noi cittadini la morale della storia. «L’accoglienza non può comprimere il rispetto della legalità». Ecco la nota di Salone:

Le intemperanze di un giovane extracomunitario, che quotidianamente staziona all’incrocio tra corso Piersanti Mattarella e via Convento San Francesco di Paola per chiedere insistentemente, e tal volta con modi bruschi, denaro agli automobilisti in transito, sono sfociate in una denuncia a piede libero, dettagliata e circostanziata, da parte degli agenti della polizia municipale chiamata ad intervenire dal consigliere Francesco Salone.

«Non è la prima volta – racconta Salone – che, incolonnato al semaforo, assisto a richieste di denaro. Legittima quando avanzata nei dovuti modi, disturbante quando i modi travalicano anche l’insistenza per rasentare in taluni casi il fare minaccioso. Già la scorsa estate avevo chiesto il tempestivo intervento della polizia municipale e delle forze dell’ordine. Anche in questa circostanza l’ho ritenuto necessario».

Il giovane alla vista degli agenti ha tentato la fuga per un lungo tratto della via Manzoni. «Per me – racconta Salone – è stato istintivo corrergli dietro, afferrarlo e bloccarlo a terra, anche grazie all’intervento di un autista di una ditta di trasporti. Sopraggiunti gli agenti e dopo essere stato fermato, ha prima rifiutato di identificarsi e di fornire un documento e poi, nuovamente ha cercato ripetutamente di divincolarsi, strattonando i vigili e minacciandomi».

Il giovane è stato condotto presso il comando della polizia municipale e qui identificato per J.S. cittadino nigeriano di ventuno anni. È stato denunciato per aver rifiutato di fornire i documenti e per aver resistito agli agenti, e quindi rimesso in libertà. È scattata la denuncia anche da parte del Consigliere Salone che si è recato al Comando dei vigili per formalizzarla.

«Già nel luglio scorso – racconta Salone – chiesi e ottenni l’intervento della polizia municipale per una circostanza analoga e per l’insistente richiesta di denaro, quasi un'aggressione, avanzata da questo soggetto ad una signora. Invito i cittadini a non subire passivamente richieste di denaro che non siano accompagnate da modi urbani. Ogni altra forma può certamente essere oggetto di attenzione da parte dell'Autorità Giudiziaria e delle forze di polizia, come mi ha confermato il comandante della Polizia Municipale, Gino De Lio, esprimendomi approvazione e gratitudine per aver aiutato il personale intervenuto e aver determinato un precedente che, almeno nei confronti di questo giovane nigeriano, consentirà agli agenti di operare con più efficacia in futuro».

«Chiederò ancora una volta anche alle altre forze di polizia di intensificare i controlli e renderli, se necessari quotidiani – conclude Salone –. Quando la questua diventa presidio territoriale siamo già in una situazione border line, siamo già quasi al reato o alle porte di esso. È bene vigilare perché ciò non avvenga a tutela della sicurezza di tutti, perfino degli stessi questuanti che non si rendono conto, in tal modo, di mettere a rischio lo status giuridico nel quale si trovano e quindi la loro permanenza nel nostro Paese. Se stanno qui devono rispettare le nostre regole e le nostre leggi».