Tutto si rimette di nuovo in gioco nella politica marsalese. Dopo le dimissioni di Lucia Cerniglia da assessore della giunta Di Girolamo c’è fibrillazione per chi dovrà prendere il suo posto. Andiamo quindi con ordine.
Le dimissioni di Lucia Cerniglia, assessore a Sport e Turismo, erano nell’aria da tempo. In molti del suo stesso partito, il Psi, di cui è segretaria comunale, non erano soddisfatti di come ha lavorato negli ultimi mesi, a proposito degli eventi estivi, ad esempio. Era già stato definito nei mesi scorsi un avvicendamento in giunta perchè da statuto del Psi, la carica di assessore è incompatibile con quella di segretario del partito. Domenica c’è stato il congresso dei socialisti e Cerniglia è stata confermata alla guida del partito a Marsala, automaticamente avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni. Cosa fatta nei giorni scorsi. Tutto chiaro e sereno? Non proprio, perchè a dare fuoco alle polveri ci hanno pensato gli stessi socialisti. I consiglieri, soprattutto, che prima del congresso hanno detto che il sostituto di Cerniglia doveva essere uno di loro. E al congresso i consiglieri socialisti, Michele Gandolfo e Arturo Galfano in testa, non hanno di certo riempito di complimenti il sindaco Alberto Di Girolamo, presente in sala. Tutta una serie di contestazioni sfociate in una sorta di “minaccia”. “O scegli uno di noi o andiamo in opposizione”. Il sindaco nei giorni scorsi ha convocato una riunione di maggioranza alla quale non sono stati invitati i consiglieri socialisti. Un segnale di rottura chiara. I socialisti però sembrano giocare. Da un lato vogliono spingere per la sostituzione alla pari in giunta, fuori un socialista dentro un altro indicato dal partito, meglio ancora dai consiglieri. Dall’altro dicono che anche se il sindaco dovesse scegliere un assessore di suo gradimento, senza etichetta politica, i socialisti restano in maggioranza, ma saranno molto critici. Alberto Di Girolamo quindi dovrà fare le sue scelte e valutazioni. Suoi stretti collaboratori gli consigliano di scegliere una personalità di suo gradimento, un tecnico, senza imposizioni dei partiti. Nel frattempo si fanno avanti i due consiglieri comunali fuoriusciti dal Psi, Letizia Arcara e Oreste Alagna, che hanno chiamato il loro gruppo “Cittadini non sudditi”. Hanno intenzione di chiedere un assessorato al sindaco. I due sarebbero passati alla corte di Salvatore Cardinale, di Sicilia Futura, e Oreste Alagna vorrebbe lanciarsi per le Regionali del prossimo anno. In cima alla loro lista ci sarebbe Antonello Parrinello, che è un avvocato ma anche vicino a Massimo Grillo, avversario di Di Girolamo alle elezioni dello scorso anno.
Così come ha intenzione chiedere l’assessorato anche Enzo Sturiano. Il presidente del consiglio comunale ha un assessorato in sospeso. Sturiano era assessore designato della giunta Di Girolamo prima delle elezioni, poi è stato eletto alla presidenza del consiglio comunale e il sindaco non l’ha rimpiazzato con un’altra persona del suo gruppo. Ora potrebbe tornare a chiedere il conto.
Il CONSIGLIO DI IERI. Il consiglio comunale di ieri è iniziato male, come sempre. E’ consuetudine per i consiglieri comunali presentarsi un’ora dopo l’orario fissato di apertura dei lavori consiliari. Già da due sedute però accade che quell’ora in più non è sufficiente tanto che per le 17.30 non si è raggiunto il numero legale e così la seduta viene aggiornata un’ora dopo. Un appendice a quello che ormai è prassi, il non rispetto delle istituzioni.
Lo dicono gli stessi, pochi, consiglieri comunali presenti che lamentano la non puntualità dei colleghi, lo dicono Nicoletta Ferrantelli e Aldo Rodriquez. I consiglieri tutti a turno ringraziano la figura della Cerniglia, da Sturiano a Ginetta Ingrassia ne apprezzano le doti umane e sensibili. Più a fondo vanno Flavio Coppola e Pino Milazzo. Il primo ne evidenzia il senso di responsabilità mostrata ma chiede chiarezza al Psi su quelle che siano le ragioni che abbiano portato la Cerniglia alle dimissioni. “Il Psi deve dare chiarezza al suo percorso- dice Flavio Coppola- perché l’equilibrio politico potrebbe aiutare i cittadini a comprendere meglio i passaggi della vita politica cittadina”. Pino Milazzo si rallegra del fatto che finalmente anche il Psi si sia reso conto di come il Sindaco sia solo una persona per bene ma non c’è progettualità nei programmi amministrativi. E’ Linda Licari a centrare il punto e ad evidenziare come in aula si stiano tessendo le lodi di Lucia Cerniglia quando in passato è stata attaccata dalla stessa maggioranza e dal suo partito di origine. Nessuno, insomma, comprende le dimissioni della Cerniglia ma ci pensa Arturo Galfano a chiarire i dubbi: “Nessuno del Psi ha chiesto alla Cerniglia di dimettersi ha deciso in piena autonomia dopo la sua elezione a segretaria comunale”. Da più parti si chiede una verifica di maggioranza, l’Udc non è interessato alle alchimie numeriche, lo afferma Giovanni Sinacori, che pone la necessità di una vera e seria verifica di maggioranza per capire se il Psi sia maggioranza ovvero opposizione, ancorché il Sindaco non abbia invitato i garofanini all’ultima riunione di maggioranza. La voce è unanime ma Daniele Nuccio non capisce bene come mai il Psi sia passato da Pertini a Nino Oddo, questa volta è Sturiano che dissipa i dubbi: “Da Berlinguer siamo arrivati a Renzi”. L’assenza del Sindaco in aula non viene digerita da Walter Alagna che parla di “squallida rappresentazione della politica” e di una minoranza che ha dettato le linee guida fino ad adesso della politica cittadina, mettendo da parte faziosità prendendosi a cuore le sorti della città. Le accuse in aula sono sempre le stesse si chiede trasparenza al Psi, è sempre Arturo Galfano a prendere la parola e a definire che il Psi rimane in maggioranza ma senza nessun assessore. Questo comunque il comunicato dell'ufficio stampa del Comune su ieri:Ieri, la seduta di prosecuzione del Consiglio Comunale è stata caratterizzata dal dibattito politico sulle dimissioni, dalla carica di assessore della Giunta Di Girolamo, della professoressa Lucia Cerniglia (delega a Sport, Turismo, Spettacolo, Servizi Demografici, Decentramento e Randagismo). Al termine degli interventi, prima di chiudere i lavori, sono stati approvate tre delibere riguardanti debiti fuori bilancio.
Presenti in Aula gli assessori Salvatore Accardi e Rino Passalacqua, in apertura di seduta il presidente Enzo Sturiano (poi intervenuto più volte nel dibattito politico) ha ringraziato l’ex assessore Cerniglia per i 15 mesi di attività amministrativa, sottolineando sia il fatto di essere stata presente in Consiglio e nelle competenti Commissioni, nonchè la sua riconosciuta disponibilità al dialogo e al confronto. Alle parole del presidente si sono associati tutti i consiglieri che – a nome del gruppo di appartenenza o a titolo personale – hanno preso poi la parola, argomentando su cause, motivazioni e ripercussioni politiche delle dimissioni stesse. Nell’ordine, sono intervenuti: Luigia Ingrassia, Flavio Coppola, Arturo Galfano, Pino Milazzo, Aldo Rodriquez, Linda Licari, Antonio Vinci, Ivan Gerardi, Giovanni Sinacori, Daniele Nuccio, Letizia Arcara, Alfonso Marrone, Walter Alagna. Terminato il dibattito – e subito dopo le comunicazioni del consigliere Galfano riguardo la “Beer Fest” tenutasi a Palazzo Grignani (sul punto hanno preso la parola pure i consiglieri Flavio Coppola e Calogero Ferreri) - il presidente Sturiano ha proposto il prelievo, condiviso dall’Aula, dei punti dal 9 al 12 dell’OdG. Riguardavano debiti fuori bilancio, su cui ha relazionato il presidente della 5^ Commissione consiliare Vito Cimiotta. Mentre sul punto 9 la trattazione è stata sospesa per approfondimenti, le altre tre deliberazioni sono state approvate a maggioranza. Successivamente, dopo il prelievo del punto 5 (propedeutico al Bilancio), il presidente – constatata l’ora – ha chiuso i lavori, comunicando che avrebbe riunito i capigruppo per fissare una sessione di lavori consiliari interamente dedicata agli atti che riguardano il Bilancio di previsione.