A difesa della tradizione, della qualità e nel rispetto dei consumatori, nasce un codice etico per la realizzazione del vero Cùscusu, il grande piatto della tradizione locale intimamente legato alla storia e all’identità trapanese. Sono già 16 i ristoratori del territorio che hanno siglato il documento, che rimane aperto a nuove adesioni e che contiene alcune indicazioni fondamentali per la realizzazione del piatto secondo tradizione, dalla scelta degli ingredienti, alla denominazione, alle tecniche di cottura. Un codice di autoregolamentazione che non è una certificazione di qualità né una classifica ma piuttosto di un’insieme di linee guida già condivise dai ristoratori ma ufficializzate e rese evidenti ai tanti turisti e visitatori attraverso un bollino apposto nei locali, a difesa di un piatto che è anche un importante simbolo del territorio e anche per questo merita rispetto.
“Il codice etico nasce per evitare dannose contaminazioni con metodi commerciali, nel rispetto degli abitanti del territorio e nei confronti dei turisti, che hanno il diritto di essere informati e dunque di essere in grado di riconoscere la differenza fra un prodotto industriale e un prodotto tradizionale – si legge nel documento – L’impegno da parte degli Chef e dei Ristoratori, è quello di condividere e rispettare delle generiche, ma secolari regole, nella realizzazione del vero Cùscusu trapanese, una pietanza identitaria che merita rispetto, metodo e attenzione nella sua preparazione”.
Il codice etico è visibile e consultabile sul sito trapaniwelcome.it. Sul sito inoltre è pubblicato l’elenco dei ristoratori che al momento hanno aderito all’iniziativa. Tutti gli chef, trapanesi e non, che intendono cucinare il piatto secondo tradizione e che condividono il progetto di valorizzazione e conservatoria del cùscusu trapanese, possono sottoscrivere il documento. www.verocuscusu.trapaniwelcome.it