"Non ho mai detto che Matteo Messina Denaro è morto. A luglio scorso, concludendo l'arringa a difesa del mio assistito: Francesco Guttadauro, nipote di Messina Denaro accusato di avere consentito allo zio di svolgere le funzioni di capomafia di Trapani e avendo appreso da notizie di stampa che anche in ambienti investigativi si dubita che il latitante sia in vita, ho fatto semplicemente un ragionamento. Datemi la prova che Messina Denaro sia vivo. Perché condannare Guttadauro per avere aiutato lo zio, non sapendo se questi sia vivo, mi pare un'assurdità". Lo ha detto l'avvocato Luigi Miceli, legale di Francesco Guttadauro smentendo di avere mai detto in udienza, come riportato da alcuni organi di stampa, che il capomafia latitante di Castelvetrano è morto. "Sulla base dei dubbi insinuati dai giornali - aggiunge -, mi chiedo: se poi scopriamo che Messina Denaro è morto anni fa e intanto abbiamo condannato il nipote cosa facciamo un processo di revisione?" Al processo, che si è concluso, Guttadauro è stato condannato a 16 anni per mafia in appello, il 10 ottobre.