Incalzano le polemiche sulle nuove regole europee relative alle emissioni: secondo alcune informazioni raccolte dall'inglese The Guardian, sarebbe infatti in atto una manovra sostenuta da una serie di stati dell'Unione per forzare la mano sugli accordi che verranno discussi nel mese di dicembre, sia in tema di limiti sia per quanto concerne il possibile posticipo della loro entrata in vigore.
Le Case spingono per alzare i limiti. Secondo la fonte inglese, una bozza del nuovo regolamento permetterebbe alle auto a benzina di poter superare del 50% i nuovi limiti sul valore del particolato imposto per le Euro 6, mentre un documento riservato dell'Acea (che non ha per il momento commentato la notizia) avrebbe proposto in precedenza anche di raggiungere il +300% di "tolleranza". Il tema è particolarmente importante, considerando che dopo lo scandalo dieselgate sta tornando a crescere la quota delle vetture a benzina vendute, che già oggi rappresenta circa il 40% dell'immatricolato europeo.
C'è già chi teme un "petrolgate". Secondo una ricerca dell'ong Transport and Environment, l'installazione di un filtro antiparticolato sui moderni propulsori a iniezione diretta di benzina consentirebbe di ridurre di cento volte le emissioni con un costo industriale di soli 25 euro per vettura. È importante sottolineare che alcuni costruttori (come Mercedes-Benz e Volkswagen) hanno già annunciato l'arrivo di questa soluzione sui propri modelli, ma non esiste al momento una prescrizione di legge che la renda obbligatoria sui mercati dell'Unione.