Associazione a delinquere e peculato sono questi i reati per cui è stato condannato a sei anni di reclusione Leonardo Messina, imprenditore trapanese che gestiva in città un giro di slot machine truccate. Con Messina erano imputati nello stesso procedimento giudiziario anche i suoi complici Salvatore Scorza e Leonardo Barraco condannati a tre anni e due mesi ognuno e Patrizia Vario a tre anni e un mese. Messina aveva messo su un consistente giro di slot machine imponendo a diversi locali pubblici di usare quelle macchinette taroccate che contenevano al loro interno due schede, una regolare riconosciuta dai Monopoli che rimaneva inutilizzata e l'altra che permetteva di raggirare lo Stato facendo incassare diverse migliaria di euro al mese. Il processo era scaturito da un'indagine della squadra mobile di Trapani. La richiesta di condanna del pm Andrea Tarondo era stata di dieci anni per Messina e sette anni ciascuno per gli altri imputati.