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06/11/2016 10:25:00

Scrive Pino Carnese, sulla "malasanità" a Marsala

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Pino Carnese, ex consigliere comunale e presidente del comitato "Orgoglio Marsalese", sulla situazione della sanità a Marsala. 

 Mi scuseranno i miei concittadini se pecco di monotonia, ma, come si suol dire, “la lingua batte dove il dente duole”, e a dolere, purtroppo, è sempre il settore della sanità ed, in particolare, il nostro ospedale “Paolo Borsellino.”
Ritorno ad evidenziare che l’ambulatorio di neurologia, nonostante diverse segnalazioni, continua ad essere in grande difficoltà. Ricordo, che già da parecchi mesi, l’unico neurologo in forza in ospedale, è stato mandato , per due e tre volte, a settimana alterna, a potenziare l’ambulatorio di Trapani, lasciando sguarnito il nostro ambulatorio e quindi creando disagi non indifferenti alla popolazione marsalese e al Pronto Soccorso. Di conseguenza, è diventata routine fare da spola per consulenze neurologiche con l’ospedale di Trapani e spesso uno dei due medici di guardia è costretto a lasciare il servizio per accompagnare pazienti con problemi neurologici. Mentre i disagi del nostro Ospedale continuano inesorabilmente ad aggravarsi, il direttore Sanitario Aziendale, Dott. Siracusa, il Direttore Generale, dott. De Nicola, unitamente a tutti gli On. E ai Sen. della Provincia continuano a fare passarella, nei vari convegni, ecc.
Il reparto di pediatria opera in uno stato allucinante: pochissimi medici, a far fronte a tutte le esigenze, emergenze, ai turni, alle consulenze di pronto soccorso, ambulatorio, ecc. Nel fare un sincero plauso per l’impegno profuso, non posso non sottolineare che il perdurare di tale stato procurerà inevitabilmente episodi negativi, oltre che allo “sfinimento” del personale assegnato al servizio.
Anche il reparto di ortopedia opera in uno stato di ordinaria emergenza e di incredibiltà: :il perdurare di un organico medico ridotto non ai minimi termini, ma all’osso, ha determinato la riduzione notevole della reperibilità, infatti gli ortopedici marsalesi la possono assicurare solo per una parte del mese (10 - 15 gg) gli altri giorni sono assicurati degli ospedali, di Trapani e di Castelvetrano. Allucinante e vergognoso, poiché tutti i cittadini marsalesi che subiscono dei traumi, ( dopo il danno anche la beffa) nei giorni della non presenza dell’ortopedico di Marsala, sono costretti ad andare in consulenza a Trapani o a Castelvetrano. Lascio all’immaginazione di chi legge come hanno ridotto il nostro ospedale! E quale disagio vivono i cittadini marsalesi!!!!
Per completezza, l’organico in atto (già da molto tempo) è composto: quattro medici, compreso il Primario, 14 infermieri di cui ben 6 con limitazioni gravi, non consentono di svolgere adeguatamente l’attività di reparto e ambulatoriale Ovviamente, in tale contesto, programmare gli interventi diventa assai arduo, con la conseguenza che a subire gli effetti di tutta questa assurda e paradossale ( dis) organizzazione è sempre la parte debole, ossia, il paziente.
Disagi non indifferenti, la vivono anche altri reparti e servizi: pneumologia (organico ridotto ai minimi termini),l’Urologia, l’Otorino, il laboratorio di analisi, ecc.
La giustificazione che si sente ripetere a pappagallo, del necessario contenimento della spesa, viene subito smentita se si tiene presente che , non potendo offrire la necessaria assistenza, il paziente deve spostarsi presso altra struttura, accompagnato da ambulanza ed assistito da personale medico e infermieristico, o dal materiale costosissimo, in giacenza da anni in sala operatoria e mai usato, vedi “microscopio di ultima generazione per interventi neurologici”
O dai numerosi e costosissimi incarichi legali, date dal Direttore Generale, ai vari avvocati, per difendere l’ASP in Tribunale altro che risparmio!
Mi chiedo : “ ma i signori in indirizzo ,cosa pensano di fare?
Il dott. De Nicola chi nominerà Capo Dipartimento?
Un altro Dirigente prossimo alla pensione, così da poter ben programmare una riorganizzazione dei servizi come fatto dal predecessore, con indubbi e con probabili vantaggi solo per la sua pensione?
E chi, Primario del Pronto soccorso?
Un altro Dirigente medico, come il predecessore, andato recentemente in pensione? (menomale) E’noto a tutti, come ha funzionato il Pronto Soccorso sotto la sua Direzione!
Il sig. Sindaco, emerito primario nonché capo della sanità in città, quali iniziative ha o intende intraprendere? Continuare con il suo assordante silenzio?
Siamo qui, inermi e non tutelati, vittime di giochi politici pensati lontano dalle emergenze che, forse, rispondono solo alle esigenze di pochi.
Spero che il mio “grido di dolore” contribuisca un po’ a suscitare sdegno nei marsalesi e voglia di ribellione a questo stato di fatto. Abbiamo il diritto di avere una sanità giusta ed efficiente, un pronto soccorso ben equipaggiato, medici ed operatori che siano messi nelle condizioni di operare al meglio delle loro possibilità.
Abbiamo, però, anche il dovere di pretenderlo.