Si dice “per acclamazione”, e uno immagina la folla che “acclama” e applaude. Ma ieri, nella sala conferenze del complesso San Pietro, erano rimasti pochi intimi ad assistere alla proclamazione di Antonella Milazzo nuova segretaria del Partito Democratico di Marsala
Unica candidata alla segreteria del Pd, sulla Milazzo non c’è stato bisogno di votare, ma si è arrivato a questo congresso con molti dissidi interni soprattutto con l’area ex Ds e con Enzo Sturiano, che alla fine, dopo tanto penare, è entrato nel Pd. La Milazzo prende il posto di Alberto Di Girolamo, segretario assente da quando è diventato sindaco di Marsala. Un anno e mezzo in cui il sindaco si è scontrato con ampia parte della sua maggioranza, da Sturiano ai socialisti, fatti fuori, ieri, davanti lo stato maggiore del Pd Siciliano dalla maggioranza: “per me sono fuori, sono opposizione”.
Si è arrivati a questo congresso con forti dissidi interni. Primo tra tutti Enzo Sturiano e il suo gruppo, che avevano chiesto di entrare nel partito seguendo la scia di Paolo Ruggirello. Il partito però li ha fatti penare, li ha tenuti fuori, per paura che potessero essere troppo influenti nella scelta del segretario. Ieri la parola fine, sembra, a questa lunga telenovela, non senza polemiche e attacchi alla direzione per come è stato gestito l’ingresso di Sturiano e dei suoi. “Pensavo che non ci avessero chiamati”, ha detto Ginetta Ingrassia, capogruppo in consiglio di Democratici per Marsala. “C'è un certo imbarazzo ad essere qui”, ha detto dopo di lei Enzo Sturiano. “Noi abbiamo posato l'ascia di guerra, ma non vedo segni di distensione. Volevo parlare da Presidente del Consiglio del Pd, ma non è così. Serve chiarezza. Il congresso poteva essere più trasparente, non come è adesso" ha detto Sturiano, che prima era contrario alla decisione di "nominare" in maniera blindata alla segreteria Antonella Milazzo. Poi però sono tutti felici perchè è la stessa Milazzo ad aprirgli le porte del partito, a giochi fatti, ad elezione praticamente avvenuta, ad asce di guerra posate.
"Democratici per Marsala non ha più ragione d'esistere", ha detto Antonella Milazzo accogliendo Sturiano nel Pd. "Quel percorso oggi è concluso definitivamente. Un'unanimità di facciata non serve a nessuno. Bisogna avere il coraggio della verità, diceva Aldo Moro. Abbiamo perso il contatto con il territorio". Poi una chiara apertura all'Udc e a Sicilia Futura: "Bisogna valutare se sia possibile sanare le ferite della campagna elettorale avvicinando chi si è dimostrato disponibile al confronto”. E infatti ci sono loro, gli esponenti di Sicilia Futura e dell’Udc. C’è Giovanni Sinacori, che ha sempre negato un ingresso nel Pd, ma la cui partecipazione alle dinamiche di una maggioranza in trasformazione in consiglio comunale non è per niente lontana. Soprattutto dopo l’ultimo voto sul bilancio e le parole del sindaco al congresso di ieri. Di Girolamo ha praticamente fatto fuori i socialisti: “Sono fuori dalla maggioranza. Non si possono avere persone che chiedono sempre qualcosa e non vogliono far parte di un progetto”, ha detto il sindaco nel suo intervento.
Il sindaco ha fatto il punto del lavoro di questi anni, ha parlato degli scontri avuti con Giulia Adamo, delle primarie, delle priorità del partito, del lavoro della sua amministrazione in questo anno e mezzo. Si è congedato parlando di “etica e di morale”, rimarcando che la sua è un’amministrazione basata sulla trasparenza e la legalità, sulla lotta al clientelismo. “Il mio faro è Enrico Berlinguer, quando ero giovane mi definivo cattocomunista e mi prendevano in giro”, ha detto il sindaco. Il passaggio di consegne è anche nelle citazioni. Di Girolamo cita Berlinguer, la Milazzo parla di Aldo Moro.
Il Partito Democratico guarda più al centro che a sinistra. Infatti sono stati proprio gli ex Ds i più critici.
L'intervento di rottura è quello di Giuliana Zerilli: "Mi sento disorientata, le parole che ho ascoltato da Antonella Milazzo le avrei volute sentire nella direzione. Rimango perplessa dal fatto che il percorso di Sturiano si sia concluso adesso e non dieci mesi fa. Il gruppo dirigente di Marsala non si è espresso sulla vostra adesione - dice Zerilli rivolgendosi a Sturiano - che il percorso sia concluso rimango profondamnente perplessa. Rimango perplessa perchè avendo saputo che Massimo Grillo era presente alla convention di Trapani, mi è stato detto che chiunque poteva passare. Vi chiedo, ma Faraone che incontra a Palazzo Fici Massimo Grillo, è un percorso iniziato sulle nostre teste o è un incontro tra amici, o perchè in amore, in guerra e in campagna elettorale tutto è concesso?". "Siamo stati cancellati - conclude Zerilli - molti di noi non possono far parte della nuova direzione". Zerili era data come una possibile candidata in contrapposizione alla Milazzo, ma tutto lo stato maggiore del Pd ha appoggiato la Milazzo. Molto critico anche Gaspare Galfano, ex assessore dell'area ex Ds del Pd, che ha contestato il modo in cui si è arrivato al congresso e le solite anomalie sul tesseramento. Galfano parla anche di "platea falsata". Ha denunciato anche il disinteresse del Pd su alcuni temi locali: l'abbandono delle cave di tufo, l'immigrazione, le piantagioni di marijuana al posto delle serre. "Se parlerete di questi temi darò il mio contributo" ha detto. "Voglio un partito chiaro e trasparente e non di tipo massonico" ha detto Galfano. Non risparmia critiche neanche Enzo Russo, ex consigliere comunale ed ex presidente della Provincia, . "Vengo a sapere di un congresso per l'elezione del segretario nuovo, ma non sapevo che il vecchio si fosse dimesso". E ancora: "Ho tanti consigli da dare al Sindaco, ma lui non ascolta. Eppure io sono stato sempre leale con lui e con Antonella Milazzo".
“Siamo capaci di farci del male da soli”, ammette Anna Maria Angileri. Nel frattempo la sala si svuota sempre di più per un congresso in cui sono mancati i giovani, c’erano soltanto i pochi consiglieri comunali. E questo perchè manca un circolo dei Giovani del Pd, come hanno sottolineato in molti.
Poche le cose di sinistra, una di queste la fa il segretario della Cgil Piero Genco, e a molti è quasi scappata una risatina. Comincia il suo intervento alla vecchia maniera: “Compagne e compagni!”. Poi parla di lavoro, di necessità di occuparsi degli ultimi, di caporalato e immigrazione.
Più del partito, poi, potè la fame. Quando tutti se ne sono praticamente andati, quando ormai non c'è più nulla da dire, il congresso del Pd arriva alla scontata conclusione. Antonella Milazzo è stata eletta "per acclamazione" segretario del Partito Democratico di Marsala. Ed è una singolare coincidenza, perché Antonella Milazzo è stata eletta all'Ars nel listino di maggioranza, e adesso si ritrova ad essere segretaria, anche in questo caso, in maniera blindata, senza passare dal conteggio dei voti. Proprio per questo ci sono stati forti scontri.
Non è piaciuto a tutti il sistema, il metodo. E, davanti il cronista, il militante scontento non si tiene per sè la sua sintetica analisi: “Che schifo!”.