Non cambia solo il Partito Democratico di Marsala, dopo il congresso di domenica scorsa, ma anche lo scenario politico in città.
Antonella Milazzo è stata eletta segretaria del Pd per acclamazione. Cioè era l'unica candidata, non c'era concorrenza, e davanti a pochi intimi è stata proclamata alla guida del partito a Marsala. Non senza che ci siano stati forti dissidi interni nelle ultime settimane. Da Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, che col suo gruppo aveva chiesto di entrare nel Pd da tempo, a Antonio Vinci che, pare, solo alla fine si sia allineato al volere dello stato maggiore, e di Baldo Gucciardi, di eleggere Milazzo, a Giuliana Zerilli e gli altri, pochi, ex Ds, quelli dell'ala di sinistra, che hanno contestato il metodo con cui si è arrivati al congresso. Il Pd della Milazzo è più centrista e meno di sinistra.
Ma il congresso del Pd ha determinato anche la fine del rapporto con i socialisti. E' stato il sindaco Alberto Di Girolamo, segretario uscente, infatti a dire esplicitamente che “i socialisti sono fuori dalla maggioranza. Chiedono sempre cose improponibili senza condividere il progetto”.
Rapporti, tra il sindaco e i socialisti, non sono stati mai idilliaci, soprattutto dopo i cambi di casacca degli ultimi mesi.
I quattro consiglieri - Vito Cimiotta, Arturo Galfano, Ignazio Chianetta e Michele Gandolfo – sono stati più di opposizione che di maggioranza, hanno dato qualche filo da torcere. La goccia poi è stata votazione del bilancio con un chiaro voto contrario e 2 astenuti.
Insomma i socialisti adesso, a detta del sindaco, sono opposizione perché lui, il primo cittadino, non vuole più parlare con chi ha solo richieste da fare senza mai dare nulla.
I socialisti contattati nell’immediato se la ridono ma allo stesso tempo sono duri.
Arturo Galfano preferisce non rispondere al Sindaco “ma ai miei elettori perché è la città che osserva e guarda”. Più critico Michele Gandolfo, la vera mina vagante, il quale sostiene che il Sindaco di Marsala “eletto grazie anche al corposo contributo del partito socialista non può permettersi di fare queste esternazioni altrimenti dovrebbe dimettersi e riconsegnare la città alle urne per una nuova scelta da parte dei cittadini”.
Ma il consigliere Gandolfo affonda il colpo e si sofferma su aspetti tecnici che lo stesso partito ha affrontato chiedendone risposte mai arrivate “forse perché abbiamo chiesto chiarimenti su molte cose e ,in particolare, sulla proroga dell'appalto Aimeri, senza fare un’altra gara, appalto che continua a costare 16 milioni di euro col risultato di una città divenuta una discarica a cielo aperto?”
Gandolfo si ritrova ad elogiare il Sindaco Cristaldi, della vicina Mazara del Vallo, per come ha saputo gestire l’emergenza spazzatura. E relativamente al suo voto contrario al bilancio senza mezzi termini dice di avere bocciato il bilancio “ perche' non c'e' il cambiamento tanto atteso dai cittadini!
Sul piano culturale,siamo all'anno zero, nessuna programmazione, nessun evento e i teatri comunali sono ingessati. Senza alcun confronto,e' stato deciso di prorogare l'appalto all'Aimeri,e non si e' fatta una gara pubblica,che avrebbe sicuramente portato ad un risparmio per i cittadini”.
Il giovane consigliere Vito Cimiotta, che da questo pd proprio bene non è stato trattato nonostante la stessa Antonella Milazzo si sia spesa per la campagna delle Amministrative sostenendolo fortemente.
Questa la dichiarazione di Cimiotta: “ Ritengo che fare una dichiarazione del genere contro un partito che lo ha sostenuto e gli ha portato circa 4000 voti di lista è politicamente sbagliato, come pure sbagliato è stato iniziare un congresso Pd parlando di Psi; forse gli argomenti erano pochi e bisognava mettere altra carne al fuoco. Detto questo non avevamo bisogno della sua dichiarazione, diciamo che i suoi atteggiamenti erano stati già eloquenti, più eloquenti delle sue parole. Il gruppo consiliare si sentiva già all’opposizione, tanto da avere votato contrario il bilancio, anticipando la scontata mossa del sindaco.”
Nino Oddo, il deputato questore, leader socialista in provincia di Trapani, artefice di cambi di casacca in tutti i consigli comunali, ed erogatore di consulenze all'Ars, dall'Africa, dove si trova in vacanza (beato lui) dichiara che “ in questo anno a Marsala è mancata la coalizione. Ora il Pd si è dato una segreteria disgiunta dalla figura del Sindaco, è un fatto che valutiamo positivamente. A questo punto- continua Oddo- credo sia necessario un incontro pd-psi per vedere se ci sono le condizioni per rilanciare il centrosinista a Marsala. Quanto a Di Girolamo- chiosa Oddo- lo vedo come in una parabola simile a quella di Crocetta. Persona per bene che ha però perso il contatto con la gente, in particolare non ha compreso che il suo indice di gradimento in città è diminuito.La cosa non ci fa felici, siamo pronti ad un progetto di rilancio – conclude Oddo- se Di Girolamo vuole fare da solo sbaglia”.
La maggioranza del sindaco adesso si dovrà dare un nuovo assetto. Sono pronti ad entrare sia l'Udc che Sicilia Futura, invitati e contenti al congresso.I movimenti invitati a partecipare a parte l’udc sono stati quelli di maggioranza.
Ma regola non scritta nella politica vuole, però, che nella celebrazione dei congressi vengano invitati tutti i partiti e i movimenti presenti, invitati a portare i saluti all’apertura dei lavori. Così’ non è stato e di questo si rammaricano i componenti di ProgettiAmo Marsala, che scrivono una nota con la quale mostrano il loro disappunto:
In un tempo diverso della politica, quello che si suole definire "Prima Repubblica", quando si celebravano i congressi, a tutti i livelli, era consuetudine invitare partiti e movimenti, alleati e avversari, a partecipare.
E i rispettivi rappresentanti portavano il saluto al Congresso, dando un contributo non solo formale al dibattito democratico.
Registriamo che il PD marsalese, che ha peraltro la responsabilità del governo cittadino, ha messo da parte questa semplice regola della Politica, ritenendo evidentemente che i congressi siano solo "affari interni", momenti utili per il "regolamento dei conti" tra le varie componenti, occasioni per "aggiustare il tiro" in vista delle prossime scadenze elettorali ovvero per consolidare i rapporti tra gruppo consiliare e amministrazione.
Noi di ProgettiAmo Marsala non siamo stati in alcun modo invitati e ne prendiamo atto con rammarico.
Per il resto dagli ambienti del Pd ci tengono ad apparire sorridenti e con tanta voglia di fare, anche perché di cose da sistemare ce ne sono tante a cominciare dall’ingresso di Sturiano e dei suoi uno dei quali è piazzato dentro il direttivo del pd, parliamo di Davide Parrinello, primo dei non eletti nella lista Democratici Per Marsala e che è ha sperato che si liberasse un posto per lui in consiglio comunale. Parrinello, più che sturianiano, che l'ha messo in ombra, dice di non aver referenti locali, che il suo unico interlocutore sia Paolo Ruggirello.