Ha parlato la difesa ieri in udienza nel processo a Gianni Melluso, detto "Il bello", accusato di omicidio davanti la Corte d'Assise di Trapani. E, ovviamente, è stata chiesta l'assoluzione dell'imputato. Gli avvocati Giacomo Frazzitta e Stefano Pellegrino hanno chiesto alla Corte d’Assise di Trapani di
assolverlo. Melluso è ritenuto il mandante dell’omicidio di Sabine Maccarrone, una giovane donna con cui ebbe una breve relazione, uccisa e gettata in un pozzo nel 2007 a Mazara del Vallo. Giovanni D’Assaro, esecutore materiale del delitto, ha dichiarato di avere ricevuto da lui l’ordine di uccidere. Il movente? La gelosia. Per i difensori, però, l’uomo mente. D’Assaro ha fornito nel tempo diverse versioni, e quindi non è attendibile.
Il cadavere della donna, coperto con tegole e massi, fu trovato il 16 aprile 2007 dentro un pozzo artesiano accanto all’abitazione di campagna, in contrada San Nicola, a Mazara del Vallo, di proprietà della madre di D’Assaro. Per concorso in occultamento di cadavere, era stato chiesto il rinvio a giudizio di Yamina Reguiai Bent Hedi, 49 anni, tunisina, che avrebbe aiutato l’assassino a nascondere il corpo di Sabine Maccarrone dentro il pozzo. Il gup, però, ha disposto il non luogo a procedere per prescrizione del reato. Pare che la vicenda si inquadri nell’ambito di un traffico di droga. Giuseppe D’Assaro già nel 1985 aveva commesso un primo omicidio, uccidendo a bastonate un uomo di 75 anni (Antonio Signorelli) in un tentativo di rapina.
La sentenza potrebbe essere emessa il 22 Novembre.
Melluso è famoso perché fu fra gli accusatori del presentatore televisivo Enzo Tortora, arrestato nel 1983 per reati in materia di stupefacenti e per l'ipotizzata appartenenza alla "Nuova Camorra Organizzata" di Raffaele Cutolo. Accuse che si rivelarono poi infondate con la conseguente assoluzione dell'imputato.