Alla fine di maggio i boschi di Pantelleria sono stati distrutti dal fuoco, ma il mondo del vino di qualità si è prontamente attivato per salvare il prezioso ecosistema pantesco. Le Cantine Pellegrino, azienda leader italiana nella produzione di vini passiti, e che produce da sola i due terzi dei vini di Pantelleria, è infatti la capofila di “Insieme per Pantelleria”, l’iniziativa che, in collaborazione con la Riserva Naturale Orientata Isola di Pantelleria e l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, ha permesso di costruire un vivaio in cui ridare alla luce le piante rare distrutte nell’incendio. I primi semi di pino marittimo sono germogliati e ora il vivaio, inaugurato un mese fa presso il Laghetto Artificiale di Montagna Grande, è pronto ad accoglierne ancora. Nel corso del Passitaly che si è svolto nei giorni scorsi è avvenuta la seconda semina: venerdì 11 novembre i bambini delle scuole di Pantelleria hanno messo a dimora i semi di altre specie a rischio estinzione. Nel pomeriggio la manifestazione è proseduita con una visita in cantina, guidata dall’enologo della Pellegrino Nicola Poma, che ha spiegato il processo produttivo dei vini dolci di Pantelleria, dalla raccolta manuale delle uve ad opera dei contadini locali alla essicazione delle uve, fino all’imbottigliamento. La giornata si è chiusa con una cena a base di specialità pantesche accompagnate dai vini da vitigni autoctoni siciliani prodotti dalla Pellegrino, tra cui lo zibibbo secco Gibelè ed il Passito di Pantelleria Nes, prodotti entrambi da uve cultivate nell’isola