Il giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone ha condannato a un anno e 4 mesi di reclusione ciascuno Giuseppe Pietro Grammatico, di 55 anni, ex militare della Guardia di finanza in pensione, residente a Fulgatore, e Francesco Bonventre, di 62, di Salemi, per truffa e appropriazione indebita in danno di un anziano zio, il 94enne salemitano Angelo Bonventre, ex agricoltore in pensione, vedovo e senza figli. Secondo l’accusa, i due nipoti, nel 2007, avrebbero convinto l’anziano zio a prelevare dall’ufficio postale tutti i suoi risparmi, circa 90 mila euro, e a depositarli su due libretti cointestati. Poi, falsificando la firma dell’anziano, avrebbero, a più riprese, prosciugato i conti all’ufficio postale di Ulmi, frazione di Salemi. Nel frattempo, avevano sistemato lo zio in una casa-ospizio di Pizzolungo. Adesso, però, devono restituire tutto il denaro sottratto al parente, che nel processo si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato marsalese Carlo Ferracane. “Questa sentenza – dichiara il legale - deve essere da esempio per tutte quelle persone, giovani o meno giovani, che approfittano degli anziani che magari non sono in condizioni di difendersi o che si fidano di parenti o altre persone a loro vicine”.