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22/11/2016 18:05:00

Salvate 1300 persone a largo Libia, ci sono otto morti. La situazione

Non si fermano le operazioni di soccorso di barconi di migranti a largo della Libia: 1297 le persone salvate, ma ci sono anche 8 cadaveri trovati dai soccorritori sui gommoni.

Lo riferisce la centrale operativa della guardia costiera di Roma che coordina le operazioni di salvataggio, undici in totale, dieci concluse e una ancora in corso.

In particolare, in un raggio di circa 30 miglia a largo delle coste libiche sono stati soccorsi cinque barchini, un barcone e cinque gommoni. Sono intervenute la nave Diciotti della guardia costiera, unità Moas, di Save the children e Life boats. Su un gommone, soccorso dalla Diciotti, sono stati trovati 7 cadaveri, su un altro, soccorso dalla nave Topaz di Moas, un'altra persona senza vita.

NUMERI.  Nel 2016 il nostro Paese ha infatti già toccato il record dei 170mila arrivi. Pochissimi i migranti che finora è riuscito a ricollocare in altri Stati europei. A ieri i dati ufficiali davano infatti 1.758 profughi trasferiti: soprattutto eritrei (1.663) e soprattutto in Finlandia (303). E così oggi l'Italia, isolata, si trova a dover accogliere ben 175.764 profughi tra hotspot e centri governativi (15mila), strutture temporanee (oltre 137mila) e rete dei comuni che aderiscono allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati gestito da Anci e Viminale (oltre 23mila accolti).

E dove stanno i migranti ospitati oggi in Italia? A livello regionale, in prima linea troviamo Lombardia (23mila migranti), Lazio (15mila), Sicilia, Veneto, Campania e Piemonte (oltre 14mila ciascuna). In coda, la Valle d'Aosta con solo 289 profughi accolti

SPARIZIONI. Che fine faccia la maggior parte dei migranti sbarcati in Italia non si sa. E non tanto perché le autorità non vogliano dirlo ai cittadini già preoccupati dall'emergenza immigrazione. Ma perché nemmeno il governo ha idea di dove si trovino quelli che hanno abbandonato il sistema d'accoglienza. Dispersi, irreperibili, fantasmi: in due anni si sono perse le tracce di circa 100mila immigrati. Stranieri che non hanno ottenuto l'asilo, ma che rimangono qui da clandestini. A certificare l'allarme sono i dati diffusi dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle migrazioni. Dal 2015 ad oggi ben 5.086 persone sono risultate irreperibili dalle Commissioni territoriali. Dove sono? Chissà. A queste vanno aggiunte 33.422 «mancate espulsioni», ovvero immigrati fermati dalle forze dell'ordine senza i documenti in regola e che non sono stati espulsi perché la procedura di rimpatrio costa troppo. Infine ci sono i cosiddetti «migranti fantasma», cioè coloro che dopo il rigetto della domanda d'asilo presentano ricorso in tribunale e lo perdono. Dovrebbero lasciare il Paese, ma non lo fanno. In due anni 85.401 richiedenti si sono visti negare la protezione internazionale e secondo la magistratura il 56% perde il ricorso