Una condanna e un’assoluzione nel processo che, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala, Matteo Giacalone, vedeva imputati due giovani salemitani a seguito dell’incidente stradale in cui, la notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre 2011, in contrada Dara, perse la vita il 23enne salemitano Mario Palermo. La vittima, con due amici, tra i 19 e i 20 anni, anche loro di Salemi, allora tutti ricoverati con prognosi riservata sulla vita all'ospedale San Antonio Abate di Trapani, era su una Volkswagen Golf che, probabilmente per l’alta velocità, sbandò e si ribaltò, andandosi a schiantare prima contro alcune palme e poi un palo della luce. Per quell’incidente sono stati processati i salemitani Fabio Profera, di 24 anni, che era alla guida della Volkswagen, e Pietro Lo Castro, di 25. Il primo è stato condannato a tre anni e 8 di reclusione per omicidio colposo, nonché a un anno di arresto e 3500 euro di ammenda per guida in stato di ebbrezza alcolica. Lo Castro, accusato solo di gara illegale di velocità tra auto, è stato, invece, assolto. A difendere Lo Castro è stato l’avvocato marsalese Carlo Ferracane, mentre legale di Profera è l’avvocato Giuseppe Ferro di Gibellina. Pm è stata Ignazia Uttoveggio. Dal processo è emerso che quella notte non vi fu una corsa tra auto, ma probabilmente fu un’altra auto, mai identificata, a immettersi improvvisamente sulla strada e a far sbandare la Golf. Il gruppo di ragazzi salemitani era diretto a una festa alla Sala Armony. Già nel 2006, Mario Palermo era rimasto coinvolto in un incidente stradale mortale. In quel caso, sull’autostrada A29 all’altezza di Gallitello.