Mentre sono iniziati i tanto attesi lavori di manutenzione straordinaria al manto stradale di un primo tratto della Via Padre Maurizio Damiani ( ex via Rocche-San Leonardo), una considerazione ci sembra obbligatoria fare, oltre che utile.
Il grande timore che molti nutrivano, non solo per Salemi, ma per gli enti locali in generale, viene confermato. Tutto ricade sulle spalle esili dei Sindaci, schiacciati tra le promesse annunciate dai governi nazionali e regionali e i soldi che non arrivano.
Il ricorso a un mutuo, ob torto collo, diventa una strada obbligata.
Un Comune, senza i finanziamenti, non può realizzare le opere che ha l'obbligo di eseguire. Come quelle, ad esempio, della manutenzione straordinaria delle strade comunali, tanto vitali per la sicurezza dei cittadini. Ma anche per prevenire onerosi contenziosi tra la pubblica amministrazione e singoli cittadini. Contenziosi spesso non tanto limpidi, come ci venne riferito in una conferenza stampa dal Commissario Straordinario il prefetto Leopoldo Falco.
E' vero. Gli anni di indebitamento del passato hanno creato un po' ovunque la sfiducia nei cittadini. Troppi debiti, ma anche troppi investimenti errati.
Ma arriva il momento in cui di necessità occorre farne virtù. Come in questo periodo di vacche magre. Una Stato e una Regione tanto prodighi a promettere risorse quanto avari ad allargare i cordoni della borsa. Di conseguenza, se una Amministrazione Comunale deve garantire persino lo stretto necessario e' costretta a indebitarsi. E, se oggi prestito occorre fare, e' bene che il finanziamento sia effettuato tramite la Cassa Depositi e Prestiti e non con un Istituto di natura privata. I cittadini hanno, in questo modo, quanto meno, la certezza che il debito contratto sia vincolato all’utilizzo delle risorse per le opere per il quale il mutuo e' stato acceso.
Già all'indomani dal suo insediamento, il sindaco Domenico Venuti ci disse che "la rete stradale comunale sconta decenni di incuria e mancata manutenzione." Una consapevolezza che purtroppo ha prodotto pochi interventi, uno di questi per un importo di quaranta mila circa. "Un primo passo verso la risoluzione di un problema che l'amministrazione comunale non intende sottovalutare", furono le conclusioni di Venuti quando si avviarono i lavori.
La Giunta comunale, consapevole dei ritardi accumulati, ha deciso nei gironi scorsi di reperire le risorse finanziarie attraverso un mutuo quantificato in un milione di euro, per far fronte a situazioni di manutenzione contingibili ed urgenti, talvolta legate ad interventi prescritti per legge. Ce ne ha dato conferma l'assessore ai Lavori Pubblici Calogero Angelo.
Il finanziamento richiesto dovrebbe riguardare in particolare la messa in sicurezza delle strade con nuove asfaltature, la manutenzione straordinaria del patrimonio arboreo con potature, e altri interventi e verifiche a tutela della pubblica incolumità.
Che dovrebbe però avere il parere favorevole da parte degli Organi di Controllo dopo l'approvazione del Bilancio. Bilancio che sembra essere arrivato in dirittura di arrivo. Proprio oggi, lunedì 28 novembre, ci ha anticipato l'Assessore Angelo, il Bilancio verrà approvato dalla Giunta per essere poi portato entro 15 giorni in Consiglio Comunale.
Ma per capire quali nefasti inconvenienti comporta ad una Amministrazione Comunale la mancanza di risorse finanziarie e' sufficiente descrivere il percorso seguito dalla pratica che ha come titolo appunto "Lavori di manutenzione straordinaria al manto stradale di un primo tratto della Via Padre Maurizio Damiani", di cui abbiamo notizia all'inizio di questo articolo. Ne descriviamo per sommi capi la cronistoria, sperando che i cittadini prendano , ma coscienza dello reale in cui viviamo la nostra esistenza di cittadini in uno Stato con la velocità di un ghepardo per "avere" ma lento come un bradipo nel dare i servizi.
Ecco la storia. Dalla decisione politica ufficiosa della primavera del 2105, si deve arrivare alla fine di giugno per ottenere la perizia da parte dell'Ufficio Tecnico. Si deve attendere tre mesi per la determina di Giunta. Otto giorni per spedire gli inviti a cinque operatori (ditte che debbono aggiudicarsi i lavori). Dodici giorni perché arrivino le offerte. Ma dovranno passare ben tre mesi per verbalizzare gli esiti della gara e relativa aggiudicazione. E così solo il 20 gennaio del 2016 apprendiamo che la gara e' stata vinta dalla ditta SA.TRA., una cooperativa di Salemi, con il ribasso del 32,175% per un importo di 20.973 euro, oneri di sicurezza compresi. Ma non basta. Ci vogliono ancora 10 mesi perché i lavori finalmente abbiano inizio.
Un mix di concause: lentezza burocratica ma anche carenza di fondi di Bilancio. Per contratto, i lavori dovranno concludersi ed essere consegnati qualche settimana prima di Natale.
Un percorso farraginoso e tortuoso durato 17 mesi, ma poco meno della gestazione di un elefante! E, già qualcosa!
Franco Ciro Lo Re