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28/11/2016 06:30:00

Referendum costituzionale, le iniziative per il Si e il No a sei giorni dal voto

Ultima settimana di promozione, confronti e iniziative tra i vari comitati per il Sì e il NO al referendum costituzionale di domenica 4 dicembre.  Il Comitato Basta un sì, Laboratorio Democratico di Trapani e il Centro Studi Simone Gatto organizzano un incontro sulla riforma costituzionale che si terrà martedì 29 novembre, alle ore 18:00, a Fulgatore in via Vincenzo Fazio n.25, presso Soleado Dancing. Interverranno Giovanni Pellegrino, Salvatore Valenti e Antonio Pino Agliastro.

A favore delle ragioni del NO si è svolto a Trapani, nel quartiere Borgo Annunziata, un incontro promosso dal movimento “A Misura d’Uomo”. All'evento hanno partecipato, i senatori Fabrizio Bocchino e Antonio D'Alì. «Renzi ci accusa di essere un’accozzaglia quella che si oppone alla sua riforma costituzionale? La pluralità è una ricchezza, - afferma Bocchino -. La riforma renziana, per Bocchino, vuole spostare il luogo decisionale dall’Assemblea parlamentare, eletta dai cittadini, in capo ad un uomo solo al comando». «Un processo già in atto in maniera subdola – ha denunciato il senatore Bocchino -. La riforma è l’atto finale di questo processo. Ne è l’esempio la legge 107 sulla scuola che ha spostato il processo decisionale negli istituti scolastici dal Collegio dei Docenti al Preside-manager, al Preside-sceriffo». Il senatore Antonio D’Alì, altro ospite di “A Misura d’Uomo”, invece, ha voluto sottolineare come la riforma, in realtà, tocca pesantemente anche l’articolo 1 della Costituzione vigente quando questa afferma che la «sovranità appartiene al Popolo». Ciò non avverrebbe in quando il Senato non sarebbe più eletto direttamente dal Popolo, come già la maggior parte dei componenti della Camera con l’applicazione della legge elettorale “Italicum” imposta, a colpi di “fiducia”, sempre da Matteo Renzi. D’Ali, quindi, ha denunciato «il caso Sicilia nell’ambito di questa riforma costituzionale: su 100 senatori, solo 7 rappresenteranno la Sicilia, nonostante i suoi quasi 5 milioni abitanti, al pari, quasi, di Trentino e Valle d’Aosta che, assieme, con meno 1,2 milioni d’abitanti, eleggeranno 6 senatori». Il senatore trapanese ha poi denunciato il prossimo intento del governo: abolire lo statuto speciale della Regione siciliana. Inoltre, per D’Alì, è assurdo che un sindaco possa impegnarsi tanto presso il proprio Comune quanto come senatore, specie se si considera che il nuovo Senato continuerà a mantenere «una forte competenza legislativa».

«Il merito di una riforma costituzionale in un Paese democratico coincide con il metodo con cui si è arrivati ad elaborarlo» è quanto ha sostenuto nel proprio intervento Natale Salvo di “A Misura d’Uomo”.

Salvo ha sostenuto, poi, come «la costituzione di uno Stato, di una nazione, di un Popolo riflette valori condivisi dalla larghissima parte di quel popolo, così è accaduto in Italia nel 1947» mentre «oggi vediamo accadere il contrario: un Paese spaccato, da un lato il Partito Democratico, dall’altro Il Movimento Cinque Stelle, Sinistra Italiana e Forza Italia. La carta costituzionale, invece, deve continuare ad essere la Carta di tutti».

L’esponente del movimento “A Misura d’Uomo”, infine, ha sottolineato come «l’attuale Parlamento è stato eletto in forza di una legge elettorale che la Consulta ha dichiarato incostituzionale. Tale circostanza indebolisce, in maniera significativa, la legittimità morale e politica dello stesso Parlamento a poter modificare la Costituzione».

Sul referendum costituzionale si è espressa anche la presidente dell'Azione Cattolica Diocesana di Trapani, Dalila Ardito, invitando adandare a votare per partecipare alla vita democratica del Paese. Qui di seguito la nota completa: "In questo periodo che precede il referendum costituzionale, l’Azione Cattolica ha continuato a svolgere il suo importante compito formativo informando, attraverso incontri ed eventi mirati a spiegare i contenuti della riforma, gli aderenti e non solo. Ha cercato di mettere ordine alla confusione che possono creare le informazioni captate qua e là, senza mai imporre “SI” o “NO”, semplicemente provando a fare in modo che ognuno, domenica 4 dicembre, possa votare in maniera consapevole. Il presidente nazionale Matteo Truffelli ha affermato che l'impegno è stato portato avanti senza schierarsi con nessuno e grazie all'aiuto di esperti e tecnici convinti che, per un referendum costituzionale, non c’è niente di più deleterio della propaganda fine a se stessa. A pochi giorni dal referendum costituzionale Azione Cattolica invita ogni cittadino ad andare a votare per far si che ognuno possa partecipare alla vita democratica del nostro paese esprimendo liberamente la propria scelta, frutto della propria idea e non di una imposizione".