Nuove regole per i dipendenti del Comune di Trapani e anche per i Dirigenti di settore preposti a farle rispettare. Secondo quanto previsto dal nuovo dispositivo del segretario generale del Comune, Raimondo Liotta, gli impiegati non potranno più fermarsi a parlare dopo aver timbrato il cartellino nè tantomeno prendere il caffè durante l'orario di lavoro. Già in precedenza era stato comunicato ai lavoratori di non soffermarsi più a prendere il caffè di fronte ai distributori automatici di bevande, evitando di sottrarre tempo alla propria attività lavorativa. Altra disposizione del segretario Generale, riguarda la regolamentazione della pausa pranzo delle giornate di lunedì e giovedì quando sono previsti i rientri pomeridiani. E' stato sottolineato nel provvedimento che diversi lavoratori effettuano la timbratura anomala, riportando, l'esempio di un dipendente che dopo la seconda timbratura in entrata si allontanava dal luogo di lavoro confidando nella decurtazione automatica della pausa-pranzo per rientrare successivamente senza che il proprio rientro venisse registrato dal rilevatore automatico. I lavoratori sono obbligati a fare una pausa non inferiore a trenta minuti da gestire obbligatoriamente nell’intervallo dalle 14,00 alle 16,00. Sulle nuove disposizioni il segretario generale dispone che i Dirigenti effettuino gli opportuni controlli.
E sulla regolamentazione dell’orario di lavoro dei dipendenti comunali di Trapani c’è l’intervento dei sindacalisti che, da un lato prendono atto delle nuove disposizioni, dall’altro non le comprendono e le contestano. Questo il commento di Giorgio Macaddino della Uil-Fpl : “Scambiare il posto di lavoro per una caserma lascia intravedere qual è la capacità di organizzazione e di razionalizzazione delle risorse umane, ma è opportuno precisare che direttive in materia di organizzazione del lavoro, ancorchè concertate ed alimentate anche da strumenti di flessibilità vanno rigorosamente adempiute».
Marco Corrao Cisl – Funzione Pubblica: “Noi siamo contro i fannulloni, che sono ben pochi-dice al riguardo il segretario della Cisl-Funzione Pubblica, - che debbono essere isolati e licenziati,ma crediamo che ciò non si trasformi in una guerra contro le streghe, e contiamo invece su un controllo sistematico da parte dei Dirigenti che sono i veri datori di lavoro dei dipendenti”
Giuseppe Monaco del sindacato autonomo Confintesa, mette in evidenza la “necessità”di applicare le norme già esistenti al fine di prevenire abusi ed interventi esterni al Comune, ma allo stesso tempo fa rilevare che , così come l’Ente puntualmente e correttamente interviene per fare rispettare le norme ai dipendenti, altrettanto non fa invece per far avere loro alcuni diritti.
Enzo Catalano del sindacato autonomo Usae, fa presente che alcuni mesi addietro il sindacato aveva inviato una lunga nota all’amministrazione comunale per ridiscutere l’intera materia dell’Organizzazione del Lavoro all’interno del Comune di Trapani, ma che di tutto ciò la stessa amministrazione avrebbe fatto orecchio da mercante.