La sua storia ha commosso l’Italia intera. E’ la storia della piccola Carola Drago, la bimba di Salemi morta lo scorso novembre ad appena un anno. La piccola Carola è volata in cielo troppo presto, dopo ripetute ischemie, sintomo di una malattia genetia rarissima. Da quel momento i suoi genitori, due giovani di Salemi, hanno avviato un progetto di raccolta fondi per aiutare la struttura sanitaria che ha seguito la piccola nei momenti più difficili della sua vita, l’ospedale “Gaslini” di Genova.
Quasi settemila euro raccolti in poco tempo grazie ad amici e parenti che proprio in memoria della piccola Carola, aiuteranno a garantire ai bambini l’eccellenza, nella ricerca e nell’accoglienza.
Un contributo per mantenere vivo il ricordo di Carola e per dare speranze a bambini che devono far fronte a questo tipo di malattie rarissime.
“Abbiamo raccolto 6700 euro – scrive il padre su Facebook – per la ricerca delle malattie rare nei bambini ed in particolare per un progetto che riguarda gli stroke (ischemie) nei bambini, questi soldi vanno al Gaslini che con il loro duro lavoro cercheranno di capire il nome del mostro che ha ucciso Carola Drago”.
La storia della piccola Carola ha colpito tutti. Ha colpito tutti anche la tenacia, la forza dei genitori, che non si sono arresi un attimo.
Nei mesi scorsi la famiglia, i genitori Nino Drago e la moglie Titti Salvo in testa, si era appellata anche a Papa Francesco affinchè venisse data una benedizione: “Cari amici, vi chiedo un piccolo gesto che ognuno di voi può fare. Se siamo in tanti c'è una sola persona che può far avverare un miracolo del quale ha bisogno mia figlia, ed è il nostro Papa Francesco. Io non so come potremmo riuscirci ma se a scriverle fossimo in tanti, tantissimi forse potrebbe venire al Gaslini di Genova nel reparto di rianimazione a benedirla perché lei ha ormai i giorni contati. Confido in voi amici fate un piccolo gesto per Carola! Forse se alla Santa Sede arriva qualche migliaio di lettere forse ci riusciamo. Carola ne ha bisogno urgentemente, siamo davvero disperati. Trovate voi le parole giuste, trovate il modo di contattare il Santo Padre. Carola ha bisogno del miracolo perché è ormai in fin di vita. Sicuro di contare su di voi, fate questo piccolo gesto, credo che il Papa ci ascolterà se siamo in tanti, io manderò la mia lettera”.
Il grido di un padre per l'ultimo viaggio della sua bimba. Adesso è possibile contribuire per la ricerca per provare ad evitare altri drammi.