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31/12/2016 13:40:00

La magia del teatro con "Le conseguenze dell'amore" di Bonagiuso a Marsala

 Se fosse un film non sarebbe Le conseguenze dell’amore. Bonagiuso è passato accanto alla storia del film che conosciamo, lo ha usato come espediente per mostrarci altro. È riuscito, tuttavia, a catturare lo spettatore, anche quello che non conosceva la vicenda. La magia del teatro è stata celebrata! Potrebbe finire già qui questo articolo, ma si sa, non è così che funziona. Ho chiesto al regista, al termine dello spettacolo, come mai non si fosse soffermato qualche istante in più nei passaggi cruciali, l’innamoramento di Titta primo su tutti. Difficile mettere mano sul testo originale, mi ha confessato, ed è commovente questa risposta. Bonagiuso fa teatro nella città di Matteo Messina Denaro, recluta i ragazzi del territorio, da un decennio, con la sua scuola di teatro e mostra loro la bellezza, combatte la mafia con lo strumento della formazione. Eppure, vacilla dinnanzi al testo del maestro Sorrentino. Un timore reverenziale ormai raro e quasi mai ammesso. Ha raccontato altro per un eccesso di umiltà. Lo esorto a rivedere questa scelta perché il talento è anche azzardo e lui tiene il banco. Una scorciatoia (?) che ha determinato qualche elemento di disturbo o forse solo una mistura di generi scollati. Balletti esasperati, brani di Fossati inflazionati, in altre parole si è divertito con allucinazioni a scapito della narrazione, ma i ragazzi sono stati molto bravi. Giovani attori finalmente atleti, spudorati e credibili nonostante la formazione ancora in fieri. Nel ruolo di Titta, Massimo Pastore. Non l’ho invidiato un solo istante, impossibile sfidare il drago Servillo, un po’ come leggere il libro di Capote, Colazione da Tiffany, e non vedere fare capolino dalle pagine Audrey Hepburn. Come Bonagiuso, Massimo Pastore spende la sua esistenza per il teatro in una città che non ha dato i natali a Matteo Messina Denaro, ma è stata capace di fare chiudere una scuola di teatro diretta da Michele Perriera. In attesa di buone nuove da parte del neo direttore artistico dei teatri marsalesi, la comunità si concede altri appuntamenti teatrali che registrano sempre buona partecipazione di pubblico, ma a pensarci bene, questa città non ha mai smesso di produrre e partecipare né tantomeno di sperare.

Katia Regina