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12/01/2017 00:00:00

Trapani, domenica la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Domenica prossima 15 gennaio la Chiesa celebra la Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato, quest’anno dedicata al tema dei bambini e degli adolescenti sul delicato tema dei “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”. A Trapani la Diocesi propone un’intera giornata che grazie anche all’Azione Cattolica che celebra l’annuale Marcia della pace insieme ai ragazzi dell’Oratorio dei salesiani, sarà ricca di diversi momenti per coinvolgere e sensibilizzare sul campo oltre che sul tema sia gli adulti sia i ragazzi. La giornata si aprirà di mattina presso i salesiani con giochi, laboratori creativi e coreografici e un torneo di calcio tra i ragazzi dell’Azione Cattolica e dell’Oratorio e alcuni ragazzi ospiti di strutture di accoglienza per migranti della città. Dopo il pranzo condiviso insieme, nel primo pomeriggio partirà una marcia per la pace che, attraversando una parte di via G.B. Fardella raggiungerà i locali dell’ex asilo Caritas, in via Errante. Dopo un momento di preghiera interreligiosa, avrà inizio il programma del pomeriggio (ore 16.30) con tre momenti. Il primo dedicato all’osservatorio delle istituzioni: con il vescovo Pietro Maria Fragnelli dialogheranno il prefetto Giuseppe Priolo, il sindaco Vito Damiano e il questore Maurizio Agricola fornendo una fotografia aggiornata del fenomeno degli sbarchi sul nostro territorio con particolare riferimento ai minori che quest’anno sono giunti nel nostro territorio in numero piuttosto rilevante.
Quindi spazio alla voce dei protagonisti: i minori immigrati che si trovano attualmente nel nostro territorio insieme ad alcuni operatori delle cooperative che si occupano dell’accoglienza: “Badia Grande, “L’Arca”, “Altea”, “Il principe” e la comunità dei nuclei familiari del Cameroun e il presidente della consulta comunale per gli stranieri residenti in città, Mourad Aissa.
L’ultimo momento sarà dedicato alla presentazione delle Suore apostole del Sacro Cuore che presto apriranno una nuova casa a Trapani con l’obiettivo di rendersi disponibili per fare rete con chi s’impegna a favore dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti.
Il pomeriggio sarà arricchito da momenti musicali con gli interventi del coro di Trentapiedi e di musica etnica a cura dei giovani migranti della cooperativa “Badia Grande”. La giornata del migrante è organizzata dagli Uffici Migrantes, Pastorale sociale e il lavoro, Caritas, Laicato in collaborazione con CIF, MCL e la partecipazione dell’Azione Cattolica e dell’Oratorio Salesiano.

MISSIONE MADAGASCAR - Un gruppo di 18 fedeli della diocesi, preti e laici, ha iniziato questa mattina il lungo viaggio per il Madagascar per un’esperienza di conoscenza missionaria. In particolare il gruppo visiterà le realtà missionarie con le quali si sono avviati progetti già dal 2000 e soprattutto con le suore Nazarene presenti nell’isola rossa da circa 40 anni.
Il gruppo visiterà Fianarantsoa, cuore dell’esperienza missionaria degli ultimi anni dove c’è anche “Casa speranza” casa per senza tetto e anziani abbandonati realizzata dalla Diocesi per poi spostarsi a Manakara sulla costa sud-orientale del Madagascar e raggiungere Isoanala. Proprio qui si sono concentrati gli ultimi interventi, presso l’ospedale in cui lavorano le suore nazarene. Si tratta di una struttura situata all’interno di un lebbrosario che serve un’ampia popolazione di villaggi in un territorio del sud del paese in cui non ci sono altre cliniche o ospedali in un raggio di 500 chilometri (circa 12 ore di macchina). La costruzione di un centro chirurgico - che funziona con un generatore a gasolio perché nella zona non c’è energia elettrica - ha rappresentato un enorme beneficio per la popolazione. Sono tante le prestazioni chirurgiche offerte, in particolare il trattamento chirurgico di poliomielite e lebbra, malattia ancora diffusa in Madagascar e la correzione di malattie ossee congenite. Il gruppo di fedeli trapanesi, che rimarrà in Madagascar per circa un mese, raggiungerà poi il nord dell’isola e la diocesi di Ambanja guidata dal vescovo siciliano Rosario Vella dove le monache clarisse del monastero “Santa Chiara” di Alcamo hanno aperto una nuova casa.