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25/01/2017 13:00:00

Gli artisti marsalesi: "Nessun contrasto con Ovadia. Contestiamo il metodo"

Gli artisti marsalesi intervengono dopo le ultime, ennesime polemiche, sulla nomina di Moni Ovadia come direttore artistico dei teatri e sulla stagione teatrale calata dall'alto dall'amministrazione guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo.  Dicono di non avere nulla contro Ovadia, ma contestano il metodo dell'amministrazione che non ha coinvolto le realtà locali. Ecco la lettera.

 

I gruppi teatrali, i musicisti e gli artisti dei vari settori, che da decenni hanno contribuito alla crescita artistico culturale della nostra città, non hanno nessun contrasto con il direttore artistico nominato Moni Ovadia e con il suo entourage e bisogna, fermamente, fugare qualsiasi dubbio su una critica che sposti l'asse delle questioni sull'aspetto personale .
Tutte le realtà artistico culturali reclamano la mancanza di metodo nell'affrontare il coinvolgimento delle realtà locali, che in questi anni, da tutte le amministrazioni dell'ultimo decennio, sono state contattate spesso, allorquando, non vi erano fondi per realizzare attività culturali .
Le polemiche scoppiate quest'estate e, quindi, prima che si insediasse l'attuale direttore artistico, il quale ha la sfortuna di arrivare in un momento già molto critico, hanno certamente incrinato il già difficile rapporto che in questi decenni vi è sempre stato tra le molteplici e vivaci realtà culturali e le amministrazioni che si sono susseguite .
Le Compagnie teatrali, i registi, gli autori, i poeti, i musicisti, i pittori, gli scultori che producono da decenni molte attività basandosi, esclusivamente, sulle proprie forze e non trovando mai un interlocutore politico che sappia valorizzare le importanti e proficue attività svolte dalle realtà attive della nostra città.
L'impegno dei gruppi culturali lilibetani è un punto di forza per la nostra città e deve essere sostenuto da questa amministrazione, dando a ciascuno in base alle attività che svolgono.
Abbiamo, nella nostra città, rassegne teatrali di respiro nazionale che fondano le loro attività, soltanto, sulle proprie forze e riescono a ottimizzare incassi e soddisfare il pubblico, senza fare scelte di ripiego sotto il profilo del teatro da scegliere per la capienza, in quanto si è sempre verificato il contrario, di ciò a cui si sta assistendo, ossia di richiedere l'utilizzo del teatro più capiente per accogliere il pubblico "pagante".
E allora tutti richiedono un rispetto della dignità artistica in proporzione alla propria produzione, senza favoritismi.
L'amministrazione può e deve fare, anche, una propria programmazione, ma le attività presenti nella nostra città devono essere rispettate, favorendo locali gratuitamente per le attività culturali, teatrali e musicali, agevolando le rassegne esistenti da anni e realizzate con grandi sforzi economici e di impegno personale .
Sono molteplici i metodi da poter utilizzare da parte dell'amministrazione per coinvolgere e fare una carezza agli uomini e donne, della nostra città che rendono grande la cultura, anche, nel mondo, ma che purtroppo devono sottostare al famoso brocardo ingiusto e indignitoso del : "Nemo propheta in patria" .
Ben presto saranno presentate all'amministrazione le richieste sul metodo da seguire per coinvolgere le realtà artistico culturali della nostra città, per ora buon lavoro Maestro Ovadia e come si dice in teatro per una buona perfomance ....merda, merda, merda.