La lunga e un po' farsesca vicenda della presunta incompatibilità di Mimmo Fazio dalla carica di consigliere comunale a Trapani ha vissuto lunedì sera un altro picco emotivo, se così si può dire. Il consiglio era infatti riunito per ascoltare le controdeduzioni di Fazio, ma dopo che l'ex Sindaco ha parlato si è andati al voto e 14 consiglieri, la maggioranza dei presenti, hanno votato per la sua imcompatibilità. Apriti cielo. Ricordiamo che Fazio è sospettato di incompatibilità con la carica di consigliere comunale per via della vicenda processuale che, ormai arrivata in Appello, lo vede contrapposto con l’ex presidente della Sau, Vito Dolce, che chiede un risarcimento danni di duecentomila euro. In primo grado il Tribunale ha assolto Fazio ma Dolce ha fatto ricorso in appello.
Fazio in aula si è difeso circa il merito della vicenda, gli aspetti giuridici e ovviamente quelli politici, dato che solo i cretini non capiscono che tutta l'operazione nasce per ostacolarlo dalla ricandidatura a Sindaco di Trapani nelle elezioni di Maggio.
Su 19 consiglieri in aula, 14 hanno votato si all'incompatibilità, uno ha votato no, 5 gli astenuti. Tutto con il voto segreto. Adesso ci sono 10 giorni per le controcontrodeduzioni di Fazio,e poi si procederà con il voto vero e proprio che potrebbe portale all'espulsione di Fazio dal consiglio.
Hanno preso parte alla votazione: il presidente Peppe Bianco, Giuseppe Guaiana, Nicola Sveglia, Nino Grignano, Ninni Barbera, Giorgio Colbertaldo, Giuseppe La Porta, Franco Briale, Giuseppe Ruggirello ’58, Nicola Lamia, Nic Giarratano, Felice D’Angelo e Silvestro Mangano e Leo Peralta. L’esito finale della votazione: 13 sì e un no. I cinque astenuti (Ferrante, Andrea Vassallo, Pietro Cafarelli, Enzo Abbruscato e Ninni Passalacqua) non hanno preso la scheda ma sono rimasti in aula al momento del voto. Il resto dei consiglieri ha invece abbandonato l’aula.
«Come in un plotone d'esecuzione. Tra tanti fucili puntati con munizioni vere, una sola arma è caricata a salve: 13 voti favorevoli ed uno solo contrario alla mia "presunta" incompatibilità con la carica di consigliere comunale. Con questo esito - commenta Girolamo Fazio - s'è conclusa la votazione segreta - "farsa", imbastita da una maggioranza indegna di sedere in un'aula consiliare. Però, non è me che hanno messo al muro. Con il loro voto i 14 bravi soldati, ubbidienti a ordini di chi manovra dall'esterno del palazzo, generali e caporali di giornata, hanno sparato sul civile confronto dialettico e politico; hanno sparato sulla democrazia. I cittadini trapanesi, però, sono intelligenti e comprendono. Non basterà quell'unico voto contrario ad assolverli attraverso il beneficio del dubbio. Anzi quell'unico "NO", inutile alibi, li condannerà tutti e 14 per sempre al pubblico discredito per non aver avuto il coraggio di metterci la faccia e la firma, prima rifuggendo dal voto palese ed infine ottenendo il voto segreto dalla peggiore presidenza del consiglio che la storia assembleare di Trapani ricordi. Hanno consumato un puro atto di vendetta politica, calpestando le leggi, lo statuto ed il regolamento comunale».