Anche quest'anno a Salemi ritorna la tradizionale festa di San Biagio, compatrono della Città assieme a San Nicola di Bari.
La Festa di San Biagio, che rappresenta il primo momento della tradizione del pane votivo e artistico, è patrocinata dalla Città di Salemi e dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo, e curata dalla Pro Loco di Salemi.
La manifestazione inizierà giorno 2 febbraio, alle ore 17.00, presso il Castello Normanno-Svevo di Salemi, con l’inaugurazione della mostra “San Biagio in Italia. I luoghi, il culto, le feste”, curata dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale (EOLO) di Roma e patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Rientrata da Dubrovnik (Croazia), dove è stata esposta dal 6 maggio al 7 luglio scorso. La mostra ha iniziato il suo tour per i luoghi di venerazione del Santo. Prima tappa italiana, in Salento, a Corsano (Lecce), in concomitanza con la festa patronale. Da Corsano è stata trasferita a Marano Equo (Roma), poi a Montegrosso Pian Latte (Imperia), successivamente a Caramagna Piemonte (Cuneo), e ora in Sicilia, a Salemi.
Contestualmente e nelle giornate del 3, 11 e 12 febbraio sarà possibile partecipare anche ai laboratori per la realizzazione del pane di San Biagio.
La festa sarà il 3 febbraio, nell’antico quartiere Rabato di Salemi, dove le donne si riuniscono per la realizzare i piccoli pani di San Biagio con un lavoro certosino. Sono i cosiddetti “cavadduzzi e cuddureddi di San mBrasi” che riportano il calendario della storia alla fine del Cinquecento: è la narrazione di un miracolo avvenuto per intercessione proprio di San Biagio, invocato dai salemitani per via di una invasione di cavallette nei campi con la conseguente perdita del raccolto. Si racconta così che con l’invocazione del santo i campi furono liberati da questa invasione. I contadini promisero quindi di ringraziare San Biagio ogni anno con la realizzazione dei piccoli pani.
Le funzioni religiose, invece, verranno celebrate nella chiesa di San Biagio alle 9, alle 10.30 e alle 18. Al termine di ogni funzione sarà possibile rendere omaggio al simulacro del Santo, ricevere la benedizione della gola e i tradizionali pani.
A partire dalle 16, inoltre, si svolgerà il corteo storico sulla rievocazione del miracolo di San Biagio. Il corteo San Biagio fra cavallette e gole benedette,giunto alla ottava edizione è nato da un’idea di Rosanna Sanfilippo in collaborazione con il Gruppo Archeologico ‘Xaipe’, con l'artista e poeta Sciupè, l’associazione culturale "Emidance", la Chiesa Madre di Salemi e con i "Tamburi Aragonesi" di Castelvetrano. Un corteo di nobili in abiti medievali, di tamburini e musici che, partendo dal Castello Normanno-Svevo, percorrerà le principali vie del Centro Storico di Salemi fino a raggiungere la Chiesa dedicata al Santo, ubicata nell’antico quartiere del Rabato. Le vetrine dei commercianti del Centro Storico saranno addobbate con i principali pani che riconducono alla simbologia del miracolo.