Si e' svolta nel pomeriggio di sabato ad Alcamo nei locali del Centro Congresso Marconi la Prima Assemblea provinciale di Sinistra Italiana.
A centro del dibattito, la costruzione del nuovo partito che troverà il punto più alto di sintesi a RIMINI il 17-18-19 di febbraio 2017 giorni in cui la nuova formazione politica celebrerà il suo primo Congresso Costituente.
Ad aprire i lavori, incaricato dalla direzione nazionale a svolgere anche la funzione di garante, e' stato Massimo Fundarò. Con una relazione molto articolata ha illustrato all'assemblea precongressuale i motivi più significativi sul bisogno che vi e' in Italia di un partito di sinistra aperto ed unitario per affrontare questa difficile fase politica. Il cui compito e' di restituire una sinistra rinnovata al suo popolo, con una grande discussione su quelle idee e quelle proposte che servono al Paese per combattere la diseguaglianza, l'umiliazione del lavoro, lo sfruttamento irrazionale delle risorse naturali. Costruire una sinistra del riscatto e della dignità, e stato ribadito.
Si sono succeduti numerosi e qualificati interventi che hanno approfondito l'impianto teorico e programmatico del nuovo partito e del ruolo che esso intende svolgere nel panorama politico italiano.
Alla fine dei lavori sono stati eletti i 4 delegati nazionali che rappresenteranno la provincia di Trapani al Congresso di Rimini.
Si tratta di Massimo Fundarò (Alcamo), Giuseppa Benenati ( Salemi), Alessandro Evola (Mazara) ed Enrica Pipitone ( Alcamo).
Nel corso dei lavori e' stato anche approvato all'unanimità l'ordine del giorno ecologista, le cui prime firme sono dell'On. Serena Pellegrino e della Senatrice Loredana Depetris, che pone la questione della riconversione ecologica dell'economia al centro dell'impegno del costituendo partito Sinistra Italiana. Che Serve un’economia circolare basata sul risparmio, riuso, riutilizzo e riciclo e che si indirizzi verso l’eliminazione dell’utilizzo dei combustibili fossili, promuovendo modelli economici che incrementino le tasse sull’uso delle risorse sottraendole alla pressione sul lavoro.
E’ urgente avviare un processo che azzeri il contributo che tutti gli Stati afferenti al G20 promuovono in sussidi alle produzioni di carburanti fossili, attualmente pari a 452 miliardi di dollari: l’onere per le casse dello Stato italiano è oggi di 14,7 miliardi euro.
Un capitale che dovrà essere convertito per generare lavoro nella prospettiva di una rete che realizzi l’Ecosistema della Bellezza italiana.