Ottavo flop consecutivo per il progetto ‘spiaggia in città’. E quasi dieci anni di continui proclami e promesse non mantenute da parte del primo cittadino mazarese, Nicola Cristaldi (Fratelli d’Italia). Quasi due lustri, infatti, sono passati dalla sua elezione a sindaco (giugno 2009) e fiumi di chiacchiere continui ed inconcludenti, la cui storia è fatta di ripetuti comunicati stampa, video su you tube ed altre forme di comunicazione varia, social compresi, che poi vengono smentiti regolarmente dai fatti.
TANTE PROMESSE, MA ‘ZERU TITULI’ – Quello che segue è uno stringatissimo ‘amarcord’ delle bufale, ripetute come un mantra, che però non incantano più nessuno. Tp24.it lo ha raccontato anche a maggio dell’anno scorso. Sorprende la pervicacia, che a questo punto sfiora quasi la stupidità, con cui si insiste a battere la gran cassa della propaganda indirizzandola però su un obiettivo che non c’entra nulla. E per capire meglio riportiamo solo le ultime dichiarazioni degli amministratori mazaresi. “Le nuove analisi – affermava Cristaldi (12 Febbraio 2016) – effettuate dal laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asp di Trapani attestano che le acque antistanti la spiaggia in Città sono pulite e balneabili. Abbiamo avviato l’iter che ci condurrà in tempi brevi all’emanazione di una ordinanza di revoca del divieto di balneazione del tratto di mare prospiciente la spiaggia in città”. Passano sei mesi. “Le acque prospicienti la spiaggia in Città del lungomare Mazzini – dichiarava il 25 Agosto 2016, nell’ennesima nota stampa, il vice sindaco, Silvano Bonanno – potrebbero essere dichiarate balneabili già durante l’attuale stagione balneare. Del resto tutte le analisi confermano che le acque sono pulite”.
ANALISI E INQUINAMENTO NON C’ENTRANO NULLA – La questione del divieto di balneazione, infatti, non è per nulla incentrata sulla sporcizia o meno delle acque antistanti la spiaggia in Città (tanto è vero che la zona non viene nemmeno monitorata dall’Arpa e non è mappata nel portale nazionale delle acque), ma sul fatto che la stessa rientri in quei tre chilometri interdetti ‘per altri motivi alla balneazione’. E la cosa è nota da anni, e sono otto ormai. C’è, infatti, un decreto regionale dell’assessorato alla Salute (Dipartimento Attivita’ Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico e che disciplina la stagione balneare) che in materia è chiaro. Il provvedimento regionale viene emanato ogni anno, prima dell’inizio della primavera, ed è deciso seguendo le indicazioni date a livello di circondario marittimo..
L’ORDINANZA MODIFICATA CHE NON MODIFICA L’ENNESIMO FLOP – “E anche l’ordinanza – continuava sempre ad agosto 2016, il secondo cittadino, Bonanno – di sicurezza portuale è stata modificata dal Comandante del Porto ed inviata alla Regione siciliana. Ci sono pertanto tutti i presupposti perché a breve le acque della spiaggia in Città siano dichiarate balneabili anche formalmente”. Formalmente e sostanzialmente, come se fosse la ‘supercazzola’, nulla è cambiato. Ora, la colpa, magari sarà scaricata sulla Capitaneria di Porto?
SPIAGGIA IN CITTA’ VIETATA – Tra qualche settimana il primo cittadino dovrà auto sancire, per l’ottavo anno consecutivo, il fallimento della ‘spiaggia in città’. Già, perché paradosso vuole che ad emanare la determina sindacale, che negherà la balneazione nel 2017, spetterà al primo cittadino stesso. Cristaldi continua a profondere risorse ed energie su questo progetto, dimenticandosi completamente della spiaggia di Tonnarella che viene usata, questa sì, ogni estate da decine di migliaia di mazaresi e turisti.
I SOLARIUM SENZA MARE – A testimonianza della schizofrenia ed assenza di logica nella programmazione politica di questa amministrazione c’è un altro fatto: in questo tratto di litorale sono già previsti ed autorizzati – con votazioni dell’Aula consiliare, ma su precisa volontà della Giunta Cristaldi – degli stabilimenti balneari. E più precisamente due solarium, da collocare tra la scalinata di piazza Mokarta e l’inizio del lungomare S Vito, realizzati su apposite strutture in legno. A febbraio 2016 c’era già una ditta che aveva chiesto alla Regione l’apposita concessione demaniale per usufruire di circa 1.200 metri quadrati nella spiaggia in Città. Chissà se, già quest’estate, vedremo ‘i bagnini senza bagno’ che dovranno far uscire dal mare i clienti del loro solarium, arrostiti nel frattempo dal solleone?
Alessandro Accardo Palumbo
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