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14/05/2017 11:18:00

"La madre frigorifero" di Margherita Rimi, con dedica "alle madri dei bambini autistici"

 La poesia di questa settimana, La madre frigorifero, recita una dedica: «alle madri dei bambini autistici».


Il testo è tratto dalla sezione Autós contenuta in Nomi di cosa–nomi di persona (Marsilio, 2015) di Margherita Rimi.


Autós è parola greca che indica ciò che sta a sé, un individuo inteso fuori dal concorso umano, e nucleo diventa della patologia che preclude a qualsiasi forma di contatto esterno l’accesso ad una realtà interiore assolutizzante: l’aut-ismo.


La poetessa Rimi si concentra su ciò che resta fuori dal recinto dell’autismo e dà forma di versi ad una vera autopsia dell’intimità delle madri dei bambini autistici, orbate della possibilità di scavalcare quel recinto e abbracciare le creature guardiane delle loro esistenze. Donne ree di una colpa inesistente, la poetessa cita Bruno Bettelheim e la sua teoria delle madri frigorifero in cui le genitrici, vuote e fredde, vengono accusate di costringere i figli ad una prigionia senza vie di fuga.

Dagli anni Ottanta le idee di Bettelheim hanno progressivamente perso credibilità, per essere finalmente superate. È rimasto il dolore. E il pianto di una madre.


***

La madre piangeva il suo bambino


Bettelheim disse che:

«è una madre frigorifero»


si convinse che

è colpa della madre

la colpa


si convinse che

c’è una colpa

che la scienza può dare la colpa


La madre piangeva il suo bambino che

non l’abbracciava.



MARCO MARINO