Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/06/2017 12:02:00

Marsala, è morto il pittore Tano De Simone. Un ricordo

E' morto Tano De Simone. Il noto pittore era nato a Marsala nel 1935. Raffinatissimo pittore e paesaggista, allievo a Palermo di Alfonso Amorelli, De Simone si era presto trasferito a Milano e successivamente a Roma pur senza recidere mai i legami con l'ambiente marsalese. Dopo gli esordi caratterizzati da una forte struttura grafica, il linguaggio di De Simone aveva assunto dagli anni Sessanta una più accentuata forza coloristica, assimilando il tonalismo proprio della tradizione pittorica romana e innestando sulla originaria componente mediterranea.

Qui il ricordo di Elena Zini Chirco 

 A poca distanza l’uno dall’altro sono mancati i fratelli De Simone, prima Totò, ora Tano. Due persone che hanno dato molto alla cultura di questa città con correttezza, professionalità, rigore e senza spocchia. Quando conobbi Tano, più di quarant’anni fa, abitava a Roma, in un bellissimo, antico palazzo di Via Arenula.

Fummo suoi ospiti, mio marito e io, conobbi sua moglie Giovanna e sua figlia Gloria, allora una bimba. Vivevano in un grande appartamento carico di avvolgente penombra, di quadri suoi e di colleghi appesi in ogni angolo e si respirava un’aria di di calma, accogliente serenità. La geografia e gli anni ci hanno spesso allontanati e avvicinati e ogni incontro è stato una gioia.

Tano sapeva dipingere ed era nato per questo: credo che a Marsala molti abbiano in casa una sua tela. Fermatevi un attimo a guardarla con attenzione, non consideratela come qualcosa che ormai fa parte dell’arredo e pensate a lui. Chi non lo ha conosciuto può andare all’Ente Mostra di Pittura, dove pochi anni orsono è stato ospite con una personale, e scoprire ciò che ha prodotto. Grazie a Tano per quel che ha fatto, per come lo ha fatto e per come ha saputo affrontare le difficoltà della vita.