Posta link di siti porno su profilo facebook della moglie dell’ex socio, due volte condannato.
Un 39enne salemitano, Luigi Pecorella, è stato condannato al risarcimento del danno d’immagine provocato a una donna (L.A., 31 anni) sul cui profilo facebook, nel marzo 2013, postò dei link di siti porno. Ciò fu possibile perché ne conosceva username e password. Era stata, infatti, proprio la donna, non essendo esperta in materia informatica, a chiedergli aiuto per aprire la pagina facebook. Pecorella, ex socio in affari del marito di L.A., era l’unico, dunque, a conoscere i dati d’accesso al profilo sul popolare social network.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo fu il marito, che una notte, tornando dal lavoro, ha visto le “notifiche”. L’uomo, gestore di un ristorante a Gibellina, rimane di sasso e chiama subito la moglie, chiedendo spiegazioni. Lei, incredula, non sa che dire. Intanto, tutti gli amici “virtuali” pensano che la donna sia un’abituale frequentatrice di siti porno. Un danno d’immagine non da poco.
Scatta una denuncia contro ignoti e Pecorella (l’unico sospetto citato) finisce sotto processo, a Palermo, per accesso abusivo a sistema informatico e diffamazione. Nella denuncia si parla anche di contrasti che in quel periodo erano sorti tra i due soci. Pecorella, difeso dall’avvocato Melchiorre Palermo, preferì patteggiare una condanna a quattro mesi di reclusione (pena sospesa).
Adesso, sulla base della condanna penale, inflitta dal giudice palermitano Daniela Vascellaro, la vittima, assistita dall’avvocato Calogera Falco, ha vinto anche la causa civile intentata davanti il Tribunale di Marsala. Il giudice Francesco Paolo Pizzo ha, infatti, condannato Pecorella a pagare alla donna 2300 euro. “Sarebbe auspicabile – dice l’avvocato Falco - una maggiore tutela della privacy telematica da parte dei gestori dei social network per evitare che alcuni soggetti possano con facilità violare l’altrui sfera intima”.